giovedì 31 dicembre 2009

self control

e' da un po' che sto cercando di essere una persona migliore.

per gli altri intendo, perche' con me stesso sto bene anche quando sono una canaglia.

ho mia sorella che sta occupando abusivamente un'ala del mio castello. e lo fa in maniera molesta, che poi e' l'unica maniera che conosce per fare le cose.

ora faccio il risotto, poi decido cosa fare.

trentundicembre

che due coglioni i riassunti di cio' che e' accaduto durante l'anno, ce li propinano ogni 31 dicembre.
io dico che quest'anno non e' capitato niente. come al solito.

ma quando mai negli ultimi 20 anni e' capitata qualcosa che A ME abbia veramente cambiato la vita? il muro non ha cambiato la mia vita. nemmeno l'euro. e nemmeno i politici di adesso, che sono mafia e cacca come quelli precedenti.

onestamente non sono uno che si interessa troppo alle convenzioni, e quindi non mi do obiettivi legati a scadenze, se non quello per il quale la wii mi ha detto che devo perdere 9 chili.

figa nove son tanti.

in foto: come mi vuole la wii, nove chili di hashish e nove chili di tartufo.

sabato 26 dicembre 2009

i bacucchi pazzi

sono a casa da una settimana e sto immaginando la mia vita da vero nullafacente, da pensionato.

i primi giorni, uno sistema tutti i cazzi da archivio, bollette, cartacce.

poi arrivano i lavori da bricolage.

poi pulisci tutto.

poi, il quarto giorno ti sfondi sul divano.

il quinto giorno comincia la crisi, e vai in giro a camminare.

il sesto giorno e' crisi completa, l'onnipotente per trovarsi qualcosa da fare sputo' nel fango per fare l'uomo; non avendo tali poteri, tu compri un gratta e vinci. quanta saggezza nella bibbia.

ora io capisco quei pensionati che non hanno un cazzo da fare e vanno in bicicletta a guardare gli scavi della metro, con le mani dietro la schiena.

quello che non capisco proprio e' il vecchio che va alle otto meno dieci fuori dalla coop e si lamenta perche' e' ora di aprire. o che vanno in posta il sabato, per incasinare che ci puo' andare solo il sabato.

e' un destino strano. ci si lamenta per tutta la vita perche' si ha troppo da fare, e ci si sente vittime di un sistema che non fa altro che metterci i bastoni tra le ruote. poi tutto finisce quando credi di essertici abituato. nemmeno trovarti dei lavoretti, un orto, le bocce, ti fanno sentire vivo. ti devi re-immettere nel caos. nel traffico. nelle code, tra la gente che si lamenta e che quindi appare produttiva.

io non mi deprimo perche' so che avanti cosi' moriro' presto, visto che sono un vizioso e insulto la gente per strada senza motivo.



il compleanno del cristo

chissa' perche' la cosa del natale che piu' ho presente nei miei ricordi, e' quel momento dove te hai 14 o 15 anni, e finisci ancora al tavolo dei bambini. ti scoglionano i discorsi dei grandi, ma oramai ridere per uno spaghetto nel naso non fa piu' parte del tuo repertorio.

tuttosommato il natale l'ho sempre associato ad avere un po' di vacanza, non per i regali o per roba religiosa. credo che comunque la parte migliore della cosa non sia la festa stessa ma tutto quello che c'e' prima della festa stessa. la gente e' impegnata e allora e' contenta. in realta' la gente non e' veramente impegnata, ma ne ha l'illusione, perche' comprare minchiate o fare code nei centri commerciali non e' un vero impegno. la gente passa il bancomat nella striscia ed e' elettrizzata come se un fulmine le colpisse la punta del pene.
poi arriva la festa, giorno liberatorio dove non si fa un cazzo se non mangiare.
poi il giorno dopo comincia la tragedia, dove non si ha veramente un cazzo da fare.

forse e' per questo che il palinsesto televisivo nel suo complesso migliora.

lunedì 14 dicembre 2009

godo

godo perche' te la sei cercata.

venerdi' sera eravamo a un ristorante tra colleghi, e una cameriera ce la stava proprio guastando. un continuo ciarlare in mi bemolle, che poi alla fine uno di noi l ha mandata affanculo tra le risate degli altri (e i padroni l hanno mandata via..).

ecco, uno lancia un duomo in faccia al pirla, ma lo vorrebbero fare in tanti.
se lo merita, tanto poi la faccia di cazzo che ha gliela risistemano 93 chirurghi.

oltretutto, vorrei che i due aneddoti finissero allo stesso modo, con un licenziamento...

giovedì 10 dicembre 2009

le piante

basta con sta cosa che dio ha creato l'uomo.

semmai, l'uomo ha creato dio, per colmare con un postulato un bel vuoto intellettuale.

attenzione, non assioma, punto di partenza, ma postulato, toppa che serve per spiegare qualcosa che altrimenti non sta in piedi.

e' per questo che secondo me la bestemmia e' valida; e' un insulto diretto alla stupidita' degli uomini.

e' da una settimana circa, forse 10 giorni, che faccio il vegetariano. non c'e' una vera ideologia di fondo, ho letto da qualche parte durante un viaggio che cibarsi di animali inquina molto il pianeta. c'erano dati, grafici, etc. qualcosa in piu' di "le scoregge delle vacche fanno il buco nell'ozono". convincente.

sono un po' fiacco, ma sopravvivo. onestamente, vorrei che in queste scelte non ci si debba per forza vedere qualcosa di profondamente morale, etico. come chi va a fare volontariato solo per poterlo raccontare.

ed ottenere piu' figa.


people have the power

a volte si parte da un dettaglio per elaborare un processo deduttivo che porta a una regola generale.

mi chiedono sempre perche' odio la gente.

lunedi' ho fatto un giro con la mia morosa, siamo andati a venezia. in autostrada, visto che per sbaglio sono passato sotto un tutor a 150 all'ora, ci siamo fermati a fare colazione, per abbassare la media.
io non capisco perche' in qualsiasi autogrill nel quale mi fermi, che sia aosta, genova o bolzano, davanti a me trovo sempre una famigliola che si mette a far colazione al bancone invece di prendere i loro "un caffe', un cappuccino, un macchiato, no il cappuccino senza troppa schiuma ma col cacao, luscia (lucia, nde) luscia luscia lusciaa tu come lo vuoi il cornetto, il cornetto luscia come lo vuoi, crema? crema? crema? allora due al cioccolato, una vuota, con il miele c'e'? allora un'altra alla crema, guardi manca il cappuccio senza schiuma ma col cacao.." e levarsi dai coglioni.
galline alle quali viene tirato il becchime.
Bloccano tutto, bisognerebbe fissare delle regole. Si prende la tazza e ci si sposta, o si intasa tutto. Invece si gode a sfruttare al massimo il proprio beneficio guadagnato dopo spintoni a destra e sinistra, incuranti degli altrui bisogni. Gente che sventola lo scontrino come una bandiera per attirare l'attenzione di chi e' al di la' del bancone.
massimo rispetto per chi lavora all'autogrill. perche' i clienti, la gente, pensa che l'operatore sia un bastardo che fa apposta a ignorarli. che non fa bene il suo lavoro. che non si e' accorto che io ero prima di lui.
invece e' un cristo che ha davanti 15 persone che urlano, sventolano la propria bandiera, continuano a cercare il suo sguardo. deve ricordarsi tutto, passare l'ordine, mantenere l'ordine, di fronte a un gruppo di indisciplinati cagacazzo, che lo considerano un coglione a fronte della loro spesa di un euro e ottanta.

puoi chiamarmi coglione e lamentarti di me, ma per qualcosa di piu' di un euro e ottanta, o, se si vuole, milleduecento euro al mese per un lavoro su turni.

la gente e' soffocata dal proprio egoismo e dalla centralita' che l'individuo pretende di possedere all'interno di una massa genericamente stupida, incurante dei bisogni che il soggetto stesso manifesta, inconscio a sua volta delle necessita' altrui. come al solito, l'italiano si sente vittima e mai causa di una situazione.

ecco perche' odio la gente e non voglio stare tra la gente.

giovedì 26 novembre 2009

postdatato

martedi' ho goduto di un giorno di ferie.
si fa per dire, visto che alle 8 ero gia' in questura, poi in posta, poi all'altra posta perche' quella non ha il servizio, poi a novara, poi a prendere il mangime per i pesci, poi a far la spesa, poi a preparare la cena che viene un mio amico e poi basta.

e allora mi ricordo che ero verso le 11 in giro, e ho sentito un odore. non saprei definirlo, ma non so perche' mi ha fatto ricordare di quando ero bambino. cazzo, l'olfatto e' una roba incredibile.

chissa' che odore era. e perche' non l'ho mai sentito negli ultimi venti e passa anni. forse e' il profumo delle giornate che non passi in ufficio, in giro per il mondo, o in generale a fare qualcosa che non sia il puro non fare un cazzo.

ho perso il concetto della noia. cioe', ho cose che mi scassano il cazzo, cose fastidiose, impedimenti, o in genere robe che non vorrei nemmeno affrontare ma che ostiazza madonnazza, devo affrontare. quindi non ho piu' il problema del tempo libero, che so benissimo come impiegare.

e allora non mi annoio. e no che non mi annoio.

ma cio' non vuol dire che mi diverto.

ho una bellissima stanza d'albergo, ho incontrato amici, cenato abbastanza bene ieri, e in genere questa trasferta a londra non sta andando male, soprattutto perche' godo a pensare che e' l'ultima di quest'anno.

magari faccio una foto.

ma no, dai.

pero' prossimamente pubblichero' quella di me con dietro l'origine del mondo al museo d'orsay.

mercoledì 25 novembre 2009

qua qua

cazzo se e' dura.
sono a linate e il mio volo e' stato ritardato di due ore e rotti.
arrivero' a londra tardi e ci ho messo un'ora ad aggionare tutti gli appuntamenti. fortunatamente lascio sempre un "cuscinetto" tra uno e l'altro, anche se vedere 10 clienti in due giorni e mezzo e' abbastanza devastante. arrivero' venerdi' sera con l'ostia di traverso, ma potro' godermi un dicembre nel quale sono previsti solo 5 giorni lavorativi (eh eh).

con questo chiudo un tour de force che mi ha portato a visitare 10 citta' in 8 settimane.

tra l'altro, l'alitalia (della quale air one e' una consociata), mi ha chiamato alle 5 e mezza stamattina per avvisarmi (la partenza sarebbe stata alle 7 e qualcosa), una ragazza mortificata dell'ingrato compito di avvisarmi del ritardo. in realta' mi ha fatto un grande piacere, mi stavo lavando i denti e mi sono rifiondato nel letto per un'ulteriore ora di sonno attaccato al culo caldo della mia morosa.

poi ho scoperto che quella che l'operatrice aveva chiamato prima di me l'aveva presa a male parole.

io non ho niente da dire su air one, niente su air france e onestamente niente su alitalia, che di danni clamorosi non me ne ha mai fatti. sulla lista nera ci metto british airways sicuramente, oltre alle low cost che non sono male in se', ma fanno viaggiare una manica di imbecilli che vogliono spendere 20 euro per andare in giro per l'europa e poi si lamentano di servizio e organizzazione tutto il tempo; che cazzo pretendete per 20 euro?

le hostess piu' bone sono quelle di air one, seconda tap airlines, terza air europe.

la compagnia migliore di tutte e' lufthansa.

l'aeroporto piu' bello, direi francoforte.

madonna che post inutle, ma cosa scrivo? speriamo chiamino il volo.

ecco.

lunedì 23 novembre 2009

zozzi!

do ai francesi il trofeo delle persone piu' zozze d'europa. creme a base di sperma di elefante e profumi al mughetto vi hanno allontanati dal buon vecchio caro sapone.

e dire che l'avete praticamente inventato voi.

anche se a marsiglia, come dire lampedusa, per noi.

insomma, i tunisini a marsiglia son piu' puliti dei parigini a parigi.

torniamo a noi. mentre ero in francia ho assistito alla capitale messa a ferro e fuoco dagli algerini, dopo la vittoria sull'egitto in un incontro di calcio. la sera stessa i francesi vincevano grazie a una irregolarita' palese.

io non mi sorprendo, perche' so che sono degli zozzi.

la cosa piu' bella e' stato un tentativo di suicidio di una donna appesa a una ringhiera, dalla suite di un famoso hotel, sotto il quale stavo transitando per caso. gridava e minacciava di buttarsi. non voleva buttarsi, senno' lo avrebbe fatto e basta. fatto sta che alla fine l'hanno trascinata dentro.

storia di corna, sicuro come l'oro, dio cane.

dopodomani vado a londra, ma poi per quest'anno basta, perche' non ce la faccio piu'. oramai faccio la spesa nei duty free.

lunedì 16 novembre 2009

memorabilia

pare che la mia cittadina sia passata alla ribalta delle cronache per la serie "cazzate" (tipo studio aperto, tanto per capirci) in quanto un ragazzo ha perso la memoria. in paese lo conosciamo tutti. e' un bravo ragazo al quale le cose girano un po' storte. e' due anni piu' giovane di me, e devo dire che nessuno e' mai stato troppo gentile con lui.

insomma charlie se ci hai dimenticati tutti, meglio per te. anzi, non fare sforzi per ricordarci che non vale la pena.

la cosa mi ha fatto riflettere per valutare quali sono le altre cose del posto dove vivo che siano meritevoli di citazione.

  • abbiamo avuto due mandati fa un sindaco di destra. puttane, feste, telecamere, proclami e titoli tossici. finiti i soldi. poi e' venuta la sinistra, che non ha fatto un cazzo se non sistemare i conti. adesso e' ritornata la destra, ma purtroppo le prostitute latitano a mostrarsi, e quindi mi chiedo che benefici abbia votare la destra.
  • abbiamo un canale che divide la cittadina in due e che fa aumentare del 400% la popolazione di zanzare rispetto alla media brianzola, e del 1022% quella dei tafani incazzati.
  • ho un tuttocitta' del 1983, e c'erano 6000 abitanti. a meta' degli anni novanta eravamo 23000 e abbiamo attribuito ai meridionali questo incremento. e' che prima c'erano i campi, poi i palazzoni e io me la dovevo pur prendere con qualcuno. in realta' sono arrivati prima i meridionali, poi i veneti, poi ancora i meridionali, poi i marocchini, gli albanesi, i cinesi. ognuna di queste categorie se l'e' sempre presa con quella direttamente successiva. e' bello il posto dove vivo perche' nessuno si sente mai concausa del problema ma solo vittima.
  • la mattina ci vogliono 25 minuti per fare due chilometri e attraversare direzione sud il paese. ogni tanto costruiscono una rotonda, ma secondo me e' solo perche' vogliono far apparire il paese come un circoligrafo su google earth.
  • l'ufficio tecnico e' il piu' incompetente del mondo. ci ho messo sedici mesi per costruire casa mia in casa mia, con comunicazioni arrivate sempre l'ultimo giorno utile. abbiamo una burocrazia che agisce come l'opposizione di un parlamento (di un paese che abbia un'opposizione e un parlamento, ovvio).
  • ogni tanto c'e' odore di vaniglia nell'aria e non si sa da dove arrivi.
  • il personaggio piu' illustre nella storia del paese e' un conte famoso erotomane, quotidianamente presente nelle colonne dei giornali scandalistici del dopoguerra.
  • le ragazze che frequentano la chiesa, sono sempre le piu' troie. succede ovunque, ma forse da noi di piu'. da post-adolescente ho smesso di frequentare la chiesa, per essere sicuro di fruire dei loro servigi orali, spermar loro in viso, e soprattutto farmi massaggiare i testicoli (cosa che trovo da sempre piacevole) dalle loro manine poi congiunte in atto di supplica durante le messe. puciate nell'acquasantiera, e' come se tutte le vecchiette abbiano un po' di mio epitelio scrotale sui polpastrelli, e che poi l'abbiano per traslazione apporto anche sul loro viso nel gesto della croce. pelle di palle a palla.
  • la gente e' abbastanza avara, ed e' un paese per vecchi che credono ancora a quello che dicono i giornali.
se esiste un modo per dimenticare sta roba, ci faccio un pensierino anche io.

giovedì 12 novembre 2009

business class

adesso sono a londra.
quante volte ci sono venuto? dieci, venti, trenta.

tappa obbligata, il delizioso baozi. una sterlina e venti.

e poi troppi commenti in questo blog, smettetela di scrivere.
(so anche che avete gia' smesso di leggere).

nell'ultimo mese ho passato in albergo 3 notti su 7 ogni settimana.

sull'aereo ieri c'era seduto vicino a me tyler durden e abbiamo parlato delle mini porzioni della lufthansa e dei mini saponi e mini docciaschiuma e spugnette lucida scarpe e tutte quelle cose mini che puntualmente mi porto a casa, dove ho una collezione invidiabile.

bene. ho comprato l'accesso internet dell'hotel perche' l'umts va particolarmente lento oggi. incluso, tutto il campionario di film e radio.

ovviamente, ho piazzato un porno.

mercoledì 11 novembre 2009

quello che le donne non dicono, quello che gli uomini non dicono, ma che tutti sanno

il concetto e' chiaro.

pensiamo a tutte quelle che frequentano discoteche, balere, o che in genere soffrono avvolte da gonne attillate e scomode scarpe a punta.

la donna che si veste alla moda sente il bisogno di essere bella per il bisogno di attirare i maschi per il bisogno di ricevere pene.

altrimenti non avrebbe senso; non lo dico io, lo dice la natura. senza quel bisogno indosseremmo tutti delle comode tute traspiranti in cotone. niente parrucchieri, niente dolce e gabbana, niente l'oreal e lancome.

tutto questo, un uomo lo focalizza e traduce in commenti sconci nel giro di 0,2 millisecondi.

piu' veloce della fibra ottica.

martedì 10 novembre 2009

"io ci provo, poi vediamo"

http://monologointeriore.blogspot.com/
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lunedì 9 novembre 2009

9 9 9

il 9 novembre era il compleanno di mio nonno.

io me la ricordo la caduta del muro.

abbattere il muro e' la cosa migliore che hanno fatto i tedeschi.
ricostruirlo, sarebbe una cosa ancora piu' intelligente.

costruire un muro ma lasciare una valvola aperta; chi vuole vivere il comunismo di la', chi vuole bere la coca cola di qua. tanto le bugie sono le stesse.

quando sei di la' dal muro, hai una (falsa) speranza di migliorare la tua situazione.

sabato ho mangiato i funghi.

tim

belem non e' ne' bella, ne' simpatica e, visto chi frequenta, nemmeno intelligente.

se la tim mette a fare la pubblicita' una persona che stimo (almeno un po'), passo a tim. finche' mi mettono il romanazzo con la mignotta di turno, come possono convincermi a cambiare operatore?

giovedì 5 novembre 2009

sbabbao

cazzo e' un bel po' che non scrivo.
ma ho un'agenda terribile. ora sono nella hall dell'hotel in avenida libertade a lisbona e ho una mezzoretta libera. la dedico al blog invece che al porno, che rimane la mia prima attivita'.
primo il porno, seconda la vagina, terzo il lavoro, quarto dormire, quinto relazioni personali, sesto mangiare, settimo lavarmi. conto gli spostamenti in macchina o moto o aereo come lavoro.

tanto per cominciare, pronti via e sull'autobus mentre andavo alla malpensa mi hanno rubato la valigia. avevo dentro abiti e cazzate (profumi, rasoio, spazzolino, etc), ma ritrovarsi in portogallo con un solo paio di mutande e' un po' triste.

e allora ieri shopping, mutande, calze, una camicia e una cravatta (che provero' a mettere in nota spese). nel negozio (catena italiana) di mutande, la negrita mi ha indicato un paio di mutande dicendo: questo disegno e' bello, poker man. le ho detto: sai, in italia un due di picche piazzato proprio all'altezza del tuo fallo, non significa poker man. anzi. e' una specie di lutto sessuale. l'ho demoralizzata, pensavo di farla ridere.

poi la mia giornata e' cambiando quando in un pessimo bar ho visto un pentolone di interiora di maiale che bollivano, e sono entrato. te le servono in un tipico panino, accompagnato da vin tinto o birra a tuo piacere. due panini, due birre, due dolci e un caffe'. 8 euro. gli ho chiesto se si era sbagliato.

lisbona e' una citta' senza odori. c'e' il mare e non lo avverti. il traffico non si sente. le persone sono calme e sorridenti. fuori dalla via centrale e' tutto un saliscendi che i portoghesi, coi loro culi bassi e i colli enormi poggiati sulle spalle cadenti, fanno con disinvoltura. in effetti non ci si stanca. non l'ho ancora capito sto posto.

niente a che vedere con madrid dove ero settimana scorsa. ho presentato in nota spese uno scontrino con 50 euro in margaritas e 7 euro in nachos. ho perso il senso della vergogna, ma fondamentalmente e' perche' sto sbroccando.

venezia puzza di piscia. roma di immondizia. milano di polvere e sudore. genova di pesce. firenze di scorregge. napoli non lo so. firenze di piscia. ho detto due volte firenze, ma dipende dai quartieri.

ora mi e' venuta in mente una cosa che volevo scrivere. immaginate il negozio di dolci perfetto, con i dolci come li immaginate. non dico cioccolato o caramelle, ma dolci: pastelleria, pasticceria. ecco, quel negozio e' a lisbona. quel negozio e' lisbona. fantastico. i prezzi sono direi da anni 80 in italia.

si', dai. e' una citta' da visitare, ammettiamolo.




martedì 27 ottobre 2009

steccata di fioretto e vittoria

donna: - si', perche' te quando vedi una che si metti i tacchi pensi subito che sia una troia o una che ha voglia di cazzo!-
elchavo: - touche'. pero' dimmi: se non e' per quei due motivi li', che si riconducono ad attirare l'attenzione dei maschi o l'invidia delle femmine, perche' una donna si torturerebbe con quelle scarpe schifose li'?
donna: - touche'.

lunedì 26 ottobre 2009

finalmente

quasi in controrisposta a quanto ho scritto nel post precedente, salta fuori che il presidente della regione lazio, che ha come obbi farsi salsicciare dai trans, ha dato le dimissioni perche' non resiste alla vergogna di quanto ha combinato.

onestamente, che uno lo prenda in culo o che gli piacciano i maschi, credo sia un problema minore.
onestamente, non e' nemmeno un problema.

certo, che se vai con le auto blu, tiri la coca, stacchi assegni a destra e sinistra, un mezzo problema c'e'.

se piacessero al pm, avremmo un parlamento pieno di cazzi, culi e siliconi. invece ci becchiamo solo le carfagne, ma tant'e'.

ho rivisitato la canzone:

"I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
succhia-succhiacazzi"

in foto: benvenuti in Roma, la citta' dove ognuno fa quel cazzo che vuole coi soldi dei contribuenti.

venerdì 23 ottobre 2009

le stronzate e la strafiga

bruno vespa guadagna 1.200 milioni l'anno. come cambiasso.

mastella: io ho le mani pulitissime, la famiglia mastella e' gente onesta. rideva anche lui mentre lo diceva, secondo me.
anche berlusconi dice di essere una persona onesta. "uccidiamo berlusconi" aveva 14mila iscritti. da quando hanno detto che esisteva, e' passato a 23mila entro la sera stessa.

insomma, manca che il mio collega anus dica che ha il cazzo lungo un metro, poi le ho sentite tutte.

non sono nemmeno piu' notizie.

metto la foto di una figa, cosi' non ci pensiamo piu'.

(la foto della figa c'era davvero, era la vale nuda. ma lei me l'ha fatta togliere)


giovedì 22 ottobre 2009

insanita'

settimana prossima: madrid, 3 giorni.
la settimana dopo: lisbona, 2 giorni.
la settimana dopo: dusseldorf, amsterdam, utrecht, londra.
la settimana dopo: parigi, 4 giorni.
la settimana dopo: londra, 3 giorni.
la settimana dopo: atene, 2 giorni.

e poi mi chiedono come faccio ad avere 12 settimane di ferie arretrate.
si', perche' ci vado per lavoro in quei posti li', mica a fare il cazzo in culo.

e' da un po' che ho preso il vizio di fare le foto col telefonino agli orologi nelle stazioni.
sto pensando di farci un blog. orologi pubblici, stazioni, aereoporti.

che cosa possa significare, non lo so nemmeno per il cazzo.

tutti pensano che viaggiare per lavoro e' una figata, io credo sia una cosa alienante come poche.

mercoledì 21 ottobre 2009

uomini e donne


stamattina alla radio ho sentito una barzelletta che aveva come succo il fatto che le donne ragionano e gli uomini no.
non scrivero' la solita menata sul fatto che siamo biologicamente diversi, ma mi concentrero' su cosa e' accaduto nella storia. cinque milioni di storia del sapiens sapiens non si possono sbagliare, credo.
innanzitutto, quando due cose sono complementari, e' impossibile decretare a priori la superiorita' di uno all'altro a livello assoluto. se invece il gioco e' metterli per forza uno contro l'altro, in una specie di gara di abilita' o sopravvivenza, la donna e' spacciata.
la natura ha dato ad essa il compito di custodire la prole. e' ovvio che questo fardello la rende pessima cacciatrice e poco incline all'ardire. il suo fisico e' fatto piu' per procreare. oggi che le donne vogliono essere padrone della loro vagina, salvo poi piangere sul cuscino perche' non sanno a chi darla, non hanno piu' la costrizione di sfornare prole e quindi riescono a concentrarsi anche su altre cose, ma con pessimi risultati, a parer mio.
vedi le donne in politica.
no, in italia questo e' un esempio sbagliato.
vedi le donne negli uffici. nessuno vuole un capo donna, nemmeno una donna.
guardale mentre fanno le desperate housewife nei bar alle dieci di mattina.
guardale mentre non riescono a far manovra col suv. (dio cane, il suv...)
la maggior parte delle invenzioni sono state frutto di genio maschile. anche il vibratore. se bisogna correre uno con l'altro, o fare a pugni, direi che tendenzialmente l'uomo avrebbe la meglio. io non vedo perche' dovrei mettermi a correre o fare a pugni con una donna, ma qui si parla di confronto.
se passiamo dal piano antropologico al piano sociale, la cosa si complica. nelle societa' occidentalizzate l'uomo e' sempre piu' debole, perche' non c'e' buona vagina per tutti. l'uomo si umilia nei suoi ruoli di marito e capofamiglia, e quindi la donna si scopa il personal trainer e gli porta via la casa, e i figli rompono i lavandini nelle scuole. l'uomo occidentale trova consolazione nei programmi televisi di intrattenimento e nel porno. in altre zone, dove si vive ancora di necessita' primarie di produzione e stile di vita, dove quindi la forza e la fisicita' di un padre famiglia hanno ancora un senso, e' tutto ancora come prima (ossia come era in italia fino a 50 anni fa). guarda il sudamerica o l'oriente, dove comunque ci si sposa per fare figli perche' si vuole rispettare un'ordine che sembrerebbe quello naturale.
ne ho dette abbastanza, quindi riassumo il mio pensiero. quando mi dicono che la donna e' superiore all'uomo rido, quando mi dicono il contrario rido di meno, e mi piace la figa.

martedì 20 ottobre 2009

i complimenti

"[...] e allora vediamo se ho capito il discorso. Tutti lodano una vita di sacrifici e lavoro, da mediano, dove uno da' il meglio costantemente e lavorando di gambe. Secondo me e' la vita del pirla. O meglio, e' la vita dell'incapace. Quando uno non ha doti particolari, si limita a fare la stessa cosa andando di quantita'. E' la qualita' che regge il mondo. Te guardi donne nude tutto il giorno, io lo so, perche' ogni volta che passo di li' vedo la tua scrivania con tette e culi e robe che nemmeno e' meglio che ti dica. Chatti, ascolti la musica. Pensavi che non ti vedessi? ma non ti dico un cazzo, perche' poi mi lavori 5 minuti all'ora e mi porti a casa quello che gli altri portano a casa in una settimana. Adesso ti abbiamo dato il mercato di tutta europa, e a te non ha fatto ne' caldo ne' freddo. E allora lascia stare se ti dicono che sei distratto, a me importa che fai i numeri e porti i risultati. Certo se lavorassi di piu' nessuno si offenderebbe... quantomeno non farti vedere, dai [...]"

venerdì 16 ottobre 2009

piangere, piangere

la mia morosa ha il ciclo, quindi ieri sera ho guardato un po' il dr house (sua scelta) e un po' annozero (la mia). il divertimento migliore a questo mondo e' gratuito. o meglio, nel caso di ieri, prevede un canone, che io comunque evado regolarmente.

c'era un tipo che aveva una faccia da pirla unica. vi ricordare la canzone "pirla dance" di charlie? ecco, quello li' aveva la faccia da pirla, era vestito da pirla, si comportava ed atteggiava da pirla, e, soprattutto, sosteneva una tesi da pirla: premio nobel per la pace a berlusconi.

tutto lo studio rideva, ma quando ho capito che non era una gag (nemmeno vauro e' riuscito a dire qualcosa di piu' divertente), ho cominciato a ridere. non riuscivo a smettere. non e' quella risata amara di noi comunisti, che andiamo agli spettacoli di luttazzi e ridiamo dell'ironia amara che comporta essere governati da un malnato, ma la risata grassa che puo' scaturire da un peto fragoroso emanato in una cattedrale durante una funzione religiosa. risata sana, scaturita dall'agire comico.

al terzo minuto di ghigno, mi sono venute le lacrime agli occhi e non riuscivo piu' ad emettere suoni. sembravo un neonato in un pianto afono e strozzato. ogni tanto partiva si' un urletto, ma l'impulso diaframmico della grassa risata lo bloccava in un acuto tipo aquila. sono stramazzato al suolo, e mia madre e' salita (vive sotto di me) per verificare che io non fossi in preda a una crisi.

la mia morosa mi ha tirato un bicchiere d'acqua fredda, che tra tutte le soluzioni possibili, e' un po' una minchiata, e infatti poi gliel'ho detto.

mi sono ripreso dopo qualche minuto. anche se poi durante la notte mi sono svegliato per andare a orinare e mi sono ricordato della cosa e ho cominciato a ridere ancora.

e' tanto che non fumo un buon sigaro, stasera potrebbe essere la serata buona.

martedì 13 ottobre 2009

multipizza

di rientro da un tour de force mitteleuropeo, ho avuto bisogno di qualche giorno per riavermi.

Devo dire che parigi e' parigi, dopo un po' di diffidenza, devo ammettere che e' una citta' che ha qualcosa in piu'. nel centro, naturalmente, che comunque e' abbastanza ampio. soffocata dal traffico, dai turisti, dalla criminalita' (evidente e strabordante), ma conserva ancora degli angoli della parigi che ti aspetti, quella dei film di truffaut, o del periodo tra l'800 e il '900, o del film "ratatouille", quello del topo che cucina.

direi che parigi e' gialla di sera.

una cliente cinese mi ha portato nel piu' antico ristorante di parigi, dove ho spianato un filetto, lei un vassoio di ostriche del mare del nord, ma soprattutto dove mi ha ruttato in faccia. non male.

i treni tedeschi sono buoni, precisi, soffici e veloci. pero' la germania e' uno dei paesi piu' noiosi del mondo, non mi stupisco che i tedeschi siano come siano.

a dispetto di quello che dice il presidente, all'estero ci prendono per il culo eccome. non solo i giornali, ma devo dire che i miei interlocutori, ossia persone del mondo della finanza, mi chiedono come e' possibile che gli italiani votino berlusconi. io non lo so, perche' e' un coglione. penso che sia perche' gli italiani credono a tutto quello che dice la televisione. e' umiliante che in questo momento l'unico argomento che affrontino con me siano i bisogni sessuali di una delle 4 piu' alte cariche dello stato.

siamo uno stato intellettualmente morto, colpa dei nostri genitori. il mio consiglio per chi ha 20 anni e' di andare all'estero, sia a studiare che a lavorare. apre la mente. questo paese e' in mano a vecchi, vecchi poco illuminati.

a qualcosa saremo pur destinati a questo mondo.


stoccarda

stoccarda e' bella, invece.

martedì 6 ottobre 2009

lunedì 5 ottobre 2009

reality

penso che quello che scrivo oggi stupira' chi mi conosce.

allora, certe cose piacciono non solo per quello che sono, ma per quello che evocano.

dopo questa premessa, che suona gia' come una giustificazione, passo dall'osso alla ciccia, dal petting alla penetrazione, mi butto in acqua senza dover fare tutta quella manfrina che fanno quelli che entrano piano piano nel mare, poi quando l'acqua arriva all'inguine urinano. insomma, giungo al dunque.

io ho una regola: se in televisione danno "il tempo delle mele", io guardo "il tempo delle mele". qualsiasi cosa io stia facendo. non ho mai comprato o scaricato il film lasciando al caso e alla buona volonta' di chi compila i palinsesti di trovare il modo di farmelo vedere ancora una volta.

la volta prima mi e' costato una partita di champions della mia squadra, ma non c'e' problema: mai nella mia vita potrei comparare ibrahimovic con sophie marceau.

ieri pomeriggio volevo dormire, ma l'ho beccato su sky che era cominciato da 12 minuti. e allora ho ordinato alla mia morosa di farmi un caffe' doppio e di levarsi dai coglioni perche' ero molto impegnato.
lei sa che sono un folle e mi ha assecondato.

la sentivo ridere dalla camera.

ma cio' non importa. al di la' di quanto sia stato attraente questo film per quelli della mia generazione, ogni tanto qualcosa ha fatto sognare anche me nella mia vita. le folate di matthaus, paolo conte, e il tempo delle mele, porca madonna. e poi quel finale geniale di vic che alla festa, dopo tutti i casini con il suo fidanzatino, guarda un altro, e' geniale e secondo me rappresenta il succo del film.

quando ero giovane, pensavo: ma no, il sogno di un eterno amore nato in gioventu' non puo' svanire cosi'.

poi son diventato adolescente e pensavo: che troia, che troie tutte le donne, che ci prendono per il culo.

poi son diventato maggiorenne e ho detto: questo e' l'ordine naturale delle cose.

ma il film non ha mai smesso di piacermi.

e nemmeno sophie marceau che secondo me e' la femmina piu' bella del mondo di sempre. e' la mia cleopatra e ho detto alla mia morosa: se un giorno mi posso scopare sophie marceau, tu lo devi capire e mi devi perdonare perche' e' il mio everest. l'ho detto a quasi tutte le mie morose, con reazioni spesso contrastanti tra loro. qualcuna ha anche pianto, pensando che fosse una cosa realizzabile.

ho avuto qualche esperienza con donne francesi, e devo dire che nonostante siano belle e profumate, hanno un pessimo rapporto col sapone. soprattutto nelle zone intime. ma questo non mi fa desistere su sophie marceau.

l'obiettivo di oggi e' mettere "reality" di richard sanderson come suoneria del cellulare, e farmi passare la sbornia che ho preso ieri sera a casa di un collega che faceva un'apeinaugurazione nel suo nuovo appartamento.

se non avessi visto il tempo delle mele non avrei bevuto.

ma no, avrei bevuto lo stesso. ma con altro stato d'animo.

ah, sophie, sophie...

venerdì 2 ottobre 2009

Argomento: "attaco alla società" (Politica economia corruzione, abuso di potere, sfruttamento, ingiustizie, cio che ti pare)

non e' per niente facile attaccare una societa' che non ha niente da difendere. gli attacchi alla societa' sono validi se la societa' ha una coscienza comune, dei valori e punta a una direzione comune.

direi che tutte queste cose mancano, in questo momento. la societa' subisce passivamente quanto le viene imposto sottoforma di direttive o di modelli. a fronte di qualsiasi evento, nessuno e' piu' disposto a far nulla. a ribellarsi, a contrastare. il massimo che ci si aspetta e' la "pubblica indignazione", che sostanzialmente non serve a un cazzo, visto che non e' praticamente mai seguita da azioni concrete.

ed e' cosi' che i nostri giovani sognano di diventare veline o calciatori, troniste o poltroniste. io da piccolo volevo fare il manager, mia sorella il veterinario, mio zio tarzan. i modelli vincenti che ci venivano dati erano basati sull'applicazione e la dedizione, ora invece sono jeans e palestre.

le persone con eta' tra i 30 e i 60, hanno solo voglia di timbrare e di tornare a casa per spaparanzarsi di fronte alla televisione. la pigrizia intellettuale difficilmente puo' essere vinta dalla spinta di chi vuole cambiare le cose, se poi alla fine nessuno le vuole cambiare. la crisi e' stata una scusa, perche' gli operai che perdono il lavoro oramai sono una minoranza, e quindi basta nasconderli: se una cosa non la fai vedere in tv, praticamente e' come se non esistesse. nemmeno se ci scrivi un articolo, un giornale o un libro. oramai la verita' passa solo per i sedici noni in digitale terrestre.

attaccare la societa' italiana e' come bastonare una pecora. ognuno ha una scusa per tirarsi fuori, quindi tantovale che ne inventi una anche io per non dover far la fatica di trovare una soluzione per questa situazione.

mercoledì 30 settembre 2009

el vals "recordando a Caracas"

non e' che non c'ho avuto voglia di scrivere, e' che sono stato un po' malinconico. la malinconia e la tristezza danno molto vigore agli scrittori, la disperazione e' spesso la base di un'opera di successo. con sole-cuore-amore di soldi ne fai pochi.

invece la malinconia non mi fa concentrare perche' mi distoglie da quello che vedo intorno, e se non osservo non penso.

sentire nostalgia per il posto nel quale si desidera vivere e' una pugnalata. posso paragonarla a uno di quei colpi che prendi sulla schiena e che ti tolgono il respiro. mi e' capitato una volta che mi e' caduta la scala sulla schiena e io non riuscivo a gridare "porco dio! porco dio!".

ma poi tutto passa, il vantaggio di essere un maschio e' che un pompino ci fa sembrare le cose migliori di colpo.

farcisco questo post con l'aneddoto che ho raccontato ieri al mio capo. tre o quattro anni fa avevo conosciuto una ecuatoriana. bona, gran maiala. e allora ero andato a casa sua e stavo godendo di un buon rapporto sessuale. lei mi fa: se vuoi puoi venirmi sulla pancia. siccome aveva un accento latino molto marcato, io non ho capito bene. mi ricordo ancora la sua espressione, che chiudeva gli occhi e la bocca tirando le labbra. poi quando ho finito, lei mi fa: pancia, no faccia, pancia!

ci abbiamo riso su per ore.

lunedì 21 settembre 2009

quando lo scroto prude

ora vediamo di mettere in chiaro le cose e vedere se le idee possono diventare fatti. il piano e' delineato e semplice, ma la sua attuazione comporta una serie di coincidenze che si devono avverare.

entriamo nel dettaglio.

punto 1: vendere la casa a un buon prezzo, saldare il mutuo, ed incassare il resto.
punto 2: iniziare la trattativa al lavoro per ottere un incentivo al licenziamento.
punto 3: comprare una casetta da affittare per avere una rendita nel paese del terzo mondo dove mi rechero'.

per quanto uno si dia da fare e faccia ipotesi, i conti si fanno coi numeri alla mano. se il conquibus che in questo momento ne ricavo non e' sufficiente per un degno sostentamento per la mia nuova vita all'estero, chiaramente la cosa si complica.

la realta' e' che per me basterebbe molto di meno della cifra che ho stabilito. tutto ha un prezzo, ce l'ho anche io, naturalmente. pero' ho promesso alla mia morosa un certo tenore di vita, e vorrei mantenere la promessa.

credo che l'aut aut sia tra cambiare vita o meno, avere le palle per emigrare oppure rimanere qui e, quantomeno, smettere di lamentarsene.

il tutto, tra una marea di gente che mi dice che sono pazzo, i pensieri di cosa puo' andare bene e cosa puo' andare male, e la mia convinzione che sono veramente pazzo.

solamente io parto dal concetto che finora l'unica cosa della quale mi sia pentito nella mia vita e' aver cercato di mettere radici nel posto dove sono adesso, puttana la madonna.


giovedì 17 settembre 2009

gli ignavi

i colleghi che camminano per i corridoi, una volta li giudicavo esseri inutili. ora voglio essere anche io uno spensierato e mi do da fare. prima guardavo un po' di porno in ufficio tra un lavoro e un altro. ora lavoro un po' tra un porno e un altro. sono diventato piu' produttivo in senso relativo (ossia in cinque minuti faccio quello che prima richiedeva un'ora di chiacchere) e in senso assoluto (sto producendo molti piu' risultati).

la differenza e' che io sono conscio di me stesso. siamo troppo indulgenti con noi stessi, noi italiani. piu' la gente non ha un cazzo da fare, piu' si lamenta che ha troppo lavoro. e chi ha troppo lavoro per davvero, o non si lamenta, o lo fa conscio del fatto che gli piace essere ritenuto indispensabile.

io voglio fare il giardiniere e questo post e' inutile, ancora una volta, allo scopo.

e al lettore, naturalmente.

non perdiamo il filo. ieri tornando in hotel mi sono fermato in una catena di caffetterie italiane a londra, costa. massi', facciamo pubblicita'. il locale era incasinato. c'era in cassa una cinesina chiaramente in difficolta', con un badge appeso alla camica con scritto: TRAINEE. la gente si lamentava, e tra essi una ragazza bionda che con il suo tayeur e i suoi tacchi si sentiva in dovere di rompere il cazzo alla cinesina che, in effetti, si era dimenticata il suo panino. insomma il muso giallo era veramente impacciata e sotto torchio. poi tocca a me, e mi ha sorriso in modo cosi' gentile, che mi ha veramente tocccato il cuore. io so cosa vuol dire fare quel lavoro li', soprattutto quando hai bisogno di lavorare, e cosa vuol dire sorridere quando il tuo giorno e' una merda completa.

mi ha dato una lezione, sappiamo lamentarci e basta. senza sapere in quanti farebbero a cambio con noi.

io consiglierei a chiunque quel caffe' costa, mi pare in gracechurch street nella city. il caffe' e' uno schifo, ma ci mettono veramente l'anima.

e poi io sono un feticista delle asiatiche, naturalmente.

il ripostiglio del chavo

il ripostiglio e' il salvagente degli indecisi, l'ancora di salvataggio per chi non vuole mai schierarsi, prendere una decisione. soprattutto sulla sua vita.
io ho un ripostiglio enorme, ma so come tenerlo quasi vuoto.

ogni volta che scrivo tre righe del cazzo dettate da quello che sto veramente pensando in quel momento, mi rendo conto subito dopo che le devo spiegare.

e le spiego, mica son qui a far ballare la scimmia, cristo.

se uno non avesse un ripostiglio, dovrebbe essere selettivo. capire cosa gli serve, capire cosa non gli serve, capire cosa gli servira' a breve. se il posto e' grande, si conserva tutto, incondizionatamente.
trattiamo la nostra vita come un ripostiglio minuscolo. leviamoci dai coglioni le persone inutili, non per forza false o cattive, c'e' un po' di falsita' e cattiveria in tutti. le persone inutili sono quelle che da te risucchiano risorse e tempo, e dalle quali tu non ricevi in cambio quello che vuoi. un amico che non sa darti consigli, una scrittrice che non sa fare pompini, un cane che vuole che tu gli lanci la pallina, ma poi col cazzo che te la riporta.

tenete quel cazzo di ripostiglio vuoto e non sarete mai in difficolta' nella vita.

adesso vado al pub a farmi le ultime due pinte di john smith's e poi da li' city airport - linate.
se l'aereo cade, scrivete sulla mia tomba che mi piacevano la figa e il rum, puttanazza madonnazza.


martedì 15 settembre 2009

uk facial

quando arrivo a londra, in genere per un paio d'ore sono incazzato. forse il viaggio, forse che mi alzo presto.

e poi a londra, che tu prenda taxi o mezzi, alla fine cammini tantissimo. oltretutto piove e io da pirla sono venuto con le scarpe con la suola di cuoio e scivolo come il fallo di un dirigente di banca nel sederino di un trans la sera in viale zara.

e poi a londra, le palle mi sudano tantissimo. quando rientro in hotel posso strizzare le mutande.

pero', tappa fissa e' chinatown e il mitico baozi al maiale (in foto).

questa volta a soho ho rischiato. ero andato li' tra un appuntamento e un'altro per fare un favore a un'amica, che faceva la escort in un locale che poi la polizia ha fatto chiudere, per tutta una serie di cazzi sui quali non mi dilungo. insomma, lei ora non vive piu' a londra, ma e' tornata al suo paese, e mi ha chiesto di andare a fare una foto a quella porticina da dove entravano i clienti. fatta la foto, ma in quella vietta, popolata di night club, i personaggi sono poco raccomandabili. fattosta' che io stronzone incravattato ho catturato l'attenzione di un negro enorme, che nonostante io facessi finta di messaggiare, mi ha sgamato che scattavo foto. ho capito che lui aveva capito, e quindi ho telato. il figlio di puttana pero' mi ha seguito per un po'.

poi non l ho piu' visto e allora sono andato a mangiare qualcosa. dopo 20 minuti, camminando, mi sono accorto che mi era ancora dietro. allora ho cominciato a fare foto a cazzo come se fossi un turista giapponese e il mio cellulare una di quelle fotocamere da ventimilioni di pixel, sperando di fargli capire che sono si' uno stronzone, volevo si' fare quella foto la', ma che tuttosommato ero da ritenere inoffensivo.

adesso fuori dalla finestra non lo vedo, per cui sono gia' piu' tranquillo e tra 10 minuti vado al pub a bere fino a stasera.

bene.

accogliendo l'invito di un paio di persone ho deciso di scrivere un libro. non perche' io mi ritenga all'altezza, ma semplicemente perche' ho una storia. un soggetto, che mi sembra valido. non mio. e poi mi sembra un buon modo per occupare il tempo in autunno, quando comincia a piovere, la tv mi sta sul cazzo, e voglio farlo soprattutto per chi me l'ha chiesto, che mi ha dato tanto e mi chiede solo questo centinaio di ore di lavoro che ci piazzero'.

la descrizione migliore che posso dare a questa citta' e' che londra e' un ottimo posto per sentirsi soli.

martedì 8 settembre 2009

de fuffo italico

pare che il posto piu' inquinato della sardegna siano le tube di falloppio dell'attuale oggetto sessuale di george clooney (parafrasi per evitare querele). al secondo posto l'area che gli americani hanno riempito di scorie nucleari vicino alla maddalena, e al terzo il porto di orani, che essendo nell'entroterra, non ha un porto.

io non e' che ce l'ho con lei, ce l'ho con tutta questa gente che si guadagna da vivere senza saper fare un cazzo. perche', grazie al nostro regime culturale attuale basato sul "sembrare" e non sull' "essere", i giovani si parametrizzano a queste persone qui, e poi non sanno un cazzo. ma proprio un cazzo. la capitale del portogallo. cos'e' la cistifellea. come si calcola l'area del rombo. come si paga una bolletta. come rendere piacevole il sesso anale.

e cosi' via.

non mi sono svegliato male, e' che ieri sera non mi sono addormentato per niente. questo mi rende un po' malmostoso.

ma so anche che non si nota la differenza rispetto al solito.

mercoledì 2 settembre 2009

il giornale

il titolo non si riferisce a quella cartastraccia pubblicata dal movimento politico destrorso italiano, bensi' in generale all'oggetto in se'.

che poi....insomma, diobono, e' come chiamare una ciabatta Ciabatta. vanno un po' di moda quelle robe tipo scarpe&scarpe, divani&divani. non potete dire solo: scarpe? raddoppiare e metterci una & commerciale in mezzo, forse, aiuta ad attirare piu' gonzi. in fondo, quei posti li', sono rivolti proprio ai gonzi. ecco perche' sono in prossimita' dei centri commerciali, che sono posti per gonzi.

allora leggo sul giornale che ci sono i festini a kabul; poi guardo le foto, e sono solo quattro guardie tra di loro col cazzo di fuori. mi aspettavo peggio.

berlusconi, invece, continua a farmi vergognare di essere italiano. non conosco nessuno che sia cosi' una garanzia, ossia uno che ogni cosa che dice e' una cazzata.

il virus A forse serve, a questo pianeta, che e' sovrappopolato e carico di infelicita'. purtroppo non sara' un virus democratico, e ci rimettera' la povera gente. ma se la povera gente continua a comportarsi da pecora, forse e' il caso di sfoltire il gregge. che guevara sarebbe contento di questo pensiero.

per il resto, e' tutta una merda.

non leggete i giornali che sono una perdita di tempo. come questo post.

martedì 1 settembre 2009

Wànlĭ Chángchéng

Wànlĭ Chángchéng in pinyin e' il nome della grande muraglia cinese. non sono cosi' avanti con lo studio del cinese, ma ho visto che il significato e' qualcosa tipo grande muraglia di 10mila Li', che e' un'unita' di misura che non so a quanto corrisponda.

la grande muraglia e' lunga 8.800 chilometri, circa 2500 in piu' rispetto ad una stima degli anni 60. non e' visibile dallo spazio, leggenda nata tra gli anni 30 e 40, che ancora pero' circola nel sentito dire.

io la ritengo una delle 5 opere ingegneristiche ed edilizie piu' interessanti del mondo. cominciata a costruire nel terzo secolo, e' stata riutilizzata, riciclata, riarrangiata e sfruttata fino a pochi decenni orsono. insomma, quando da noi c'erano i romani, i cinesi hanno fatto la muraglia e noi non finiamo la salerno reggio calabria.

stasera devo portare dei clienti cinesi a cena, e stavo cercando un ristorante dove portarli, in quanto io sono un misantropo e non mi piace uscire per andare in luoghi fighetti e affollati. poi ho spaziato con la fantasia, immaginando come impresa fare un viaggio a piedi per tutta la muraglia.

cio' e' impossibile. ampi tratti della muraglia sono svaniti, distrutti o inagibili. inoltre, camminando per 35 km al giorno (ossia sette ore), mi ci vorrebbero 9 mesi, e in arretrato ho solo 3 mesi di ferie, dei cui benefici probabilmente di questo passo non godro' mai.

insomma, e' una pisciata fuori dal vaso, ammettiamolo.

le vacanze piu' belle della mia vita le ho avute portando con me uno zaino semivuoto, verso mete non ben definite, con itinerari elastici, e in modo spartano. non riesco a trovare un aggettivo migliore di "profumate" per definirle, forse per le sensazioni o gli aromi che mi sarei perso se avessi passato due settimane nei resort 4 stelle ad annoiarmi prendendo il sole e andando nelle discoteche la sera.

a me piace mangiare per strada, adoro il cibo di strada. fermarmi a parlare con gli alcolizzati del luogo, trovarmi ricoperto di polvere o fango o sudore la sera e andare a dormire perche' ho sonno, sonno di quello vero.

sono un selvaggio, nel mio io.


lunedì 31 agosto 2009

l'ano

questa notte ho sognato di avere un rapporto anale.

io ero la parte attiva, il che ha reso il sogno piacevolmente gradevole.

credo che l'attivita' onirica sia stata indirettamente indirizzata dalle discussioni con un mio amico che ha la passione per l'ano. una volta le passai una ragazza, che non mi piaceva piu', anzi era un po' una spina nel culo. dopo due o tre anni la rividi, e gia' la prima sera mi propose in macchina di incularla, in quanto le era nata la passione per quella cosa li'.

io non e' che vado in giro a destra e sinistra a sodomizzare. tendenzialmente, lo faccio con criterio e su richiesta.

la soddisfazione piu' grande tra le conquiste sessuali credo sia toccare un paio di tette quando sei adolescente. l'ano ancora non ti attira, perche' uno si butta sull'ano quando oramai la vagina e' routine. e da adolescente, l'idea di mettere un dito o altro in quella roba li' umida e odorosa, non ti attira come un bel paio di tette lucide. forse e' un residio di quando sei un po' giovane e c'hai il senso dello schifo, robe tipo non bere dallo stesso bicchiere etc.

la vita dell'essere umano e' strana. parti che ti caghi da tutte le parti, e inerme ti fai fare di tutto. poi cominci a crescere e forse per proteggere il tuo stato immunitario, hai schifo di tutto. poi fai 13 anni e pensi solo a scambiarti i fluidi, per tutta la vita.

ma con strascichi mental-intellettual-comportamentali. fate questo test: mettetevi un dito in bocca e poi cercate di toccare il vostro partner. questi disgustato si allontanera'. eppure, la sera, vi leccate i genitali a vicenda.

figa che ostiate che ho scritto oggi, domani scrivero' una cosa intelligente.

venerdì 28 agosto 2009

infornare una pagnotta

cazzo a me le donne incinte mi fanno schifo.
mi dispiace, ma e' cosi'. associo sempre immagini negative a questo stato della femmina.

una donna gravida per me non e' ne' una tenera fanciulla in attesa di dar vita a un esseruncolo, ne' una sposa che porta il grembo il dono divino frutto di un amore.

per me la donna incinta e' una grassona lussuriosa, una fornicatrice che si e' fatta riempire dopo un rapporto sessuale frettoloso e canino durante il quale ha sudato e ansimato. inoltre sono da sempre convinto che le donne incinte abbiano un cattivo odore.

sono tutti preconcetti, non c'e' bisogno che nessuno mi smentisca. non e' questo il punto.

anche le neomamme sono di poco interesse per me. subito dopo il parto sono sfatte come un gelato sciolto. dopo un annetto a fatica riprendono una forma (o meglio, un peso forma, la forma e' per sempre persa) tale da farle rientrare nei vecchi vestiti; le riconosci, sono donne con abiti fuori moda da due anni che spingono passeggini.

e poi perche' fare figli? per farsi belli con gli amici? perche' i nonni rompono i coglioni perche' in pensione non hanno un cazzo da fare? perche' la coppia oramai e' bollita e ci si annoia? il mondo e' un ostiaio cosi' com'e', perche' riempirlo ulteriormente? e poi...perche' una volta che hanno i figli, i genitori non fanno nient'altro che lamentarsi di loro?

sto divagando, io ce l'avevo solo con le donne gravide.

che mi fanno schifo.

anche questo blog non durera' molto, lo sento.


burp (il suono del rutto)

perche' l'inglese e' una lingua molto onomatopeica.

ieri stavo per entrare in doccia, durante la quale avevo pianificato di masturbarmi. poi pero' durante la doccia mi e' venuta in mente un'idea per un pezzo che mi sembrava molto bello.

poi pero' stamattina me ne ero gia' dimenticato e allora ho pensato di scrivere questa roba qui, che poi non e' nemmeno un pezzo.

adesso che lo sto scrivendo, sto pensando a perche' poi alla fine non mi sono masturbato sotto la doccia, e sul perche' debba pianificare anche questo genere di cose.

martedì 25 agosto 2009

il "cartone"



Panela de papelón
El papelón se obtiene de la melaza de la caña de azúcar hervida y que luego se deja cuajar en forma de panela o "ladrillo".
El melado de papelón se obtiene cocinando papelón, azúcar y agua junto con clavos de olor, hasta que tome punto de "hilo".
Se usa rallado o en melado, en muchas preparaciones de la cocina venezolana como asados, hallaca, torta de plátano, buñuelos, por nombrar solo algunas.

quando mi attacco al bottiglione, tendo a diventare nostalgico. a sconda di cosa bevo, posso essere sentimentale, prolisso, caustico, pleonastico o semplicemente molesto.

dio cane.

gioco

bisognerebbe che fosse sempre agosto.

un mese dove i milanesi sono in sardegna, e i calabresi milanesi sono a trovare i parenti al paese loro che sta sulla collina. dove non c'e' traffico, e non c'e' stress. un mese nel quale il 90% del lavoro si rimanda, perche' la gente e' in ferie, e il 10% lo fai in 5 minuti, perche' tutte le persone che ti fanno perdere un sacco di tempo, sono in ferie anche loro.

agosto in citta' ti fa vedere la vita come andrebbe vissuta.

oppure, ti fa capire che quello che fai non ti piace piu'.

c'e' chi aspetta settembre per avere la routine. quando ero piccolo, erano gli anni 80, le fabbriche chiudevano e i miei amici figli di operai andavano in romagna o in liguria. io invece, figlio di artigiano, le ferie ad agosto non le ho mai fatte. luglio o settembre. erano gli anni che se uscivi di casa ad agosto trovavi solo l'ombra di te stesso. mi ricordo la ruota della bicicletta che lasciava i segni nell'asfalto, tanta era la calura. non c'era niente per evitare di annoiarti, e allora mi annoiavo.

adesso forse un problema e' proprio quello. la gente non si annoia piu' per davvero, o meglio, ci si annoia delle cose e delle persone troppo in fretta.

anche di scrivere questo post.

lunedì 24 agosto 2009

polpette

bene, un'altra miss mondo e' venezuelana.

questo post parla delle mie turbe mentali.

sabato sono passato in piazza e c'erano gli amici di mio padre. con me c'era la mia morosa, e ci siamo fermati a bere un caffe'. era chiaro nelle loro facce il quesito "chissa' di dov'e' quella ragazza li'", visto che nemmeno parla italiano. parla italiano, ma ha vergogna e quindi mi parla in inglese, o si limita a tacere, cosa sempre ottima in una donna.

questo, mi ha fatto riflettere su una cosa: non esco con un'italiana da 4 anni. non solo. proseguendo con i sillogismi, ho realizzato che ho toccato ben 17 nazionalita' diverse da quando ho cominciato ad uscire con le straniere.

personalmente, credo che le straniere siano piu' interessanti. non fanno i capricci, hanno molte meno pretese. mi verrebbe da riassumere il tutto con la frase "rompono meno i coglioni".

ma non voglio aprire un discorso uomini - donne, discorso infinito con opinioni contrastanti. io vorrei solo che ciascuno stia al suo posto, come la natura ha stabilito per il bene della continuita' della specie.

sono partito dal dettaglio, ossia i miei appetiti sessuali, per poi generalizzare il discorso, ed arrivare ad una conclusione completamente inutile.

anche stavolta ho fatto gol.


venerdì 21 agosto 2009

pais tropical

stamattina ero in macchina con la mia morosa che ha avuto una notte particolarmente tribolata a causa di scazzi famigliari oltreoceano con le sorelle che sono ancora sull'isola madre (non sanno che preso arrivero' anche io, le peone).
particolare sollazzo le ha dato vedere con che impegno e precisione seguivo le parole in portoghese storpiato del famosissimo disco samba mega mix che e' partito dalla radio (lei mi dice che ascolto le radio della baggina, ma piuttosto che sentire una troia che fa na na na e un coglione che cammina e dice gei o'...).
tutti conosciamo questa canzone, bene o male. la cosa interessante e' che e' prodotta dai two man sound...che poi e' un trio belga.

eh, si, sono in "fratelli la bionda" mode switch on.

sta canzone, pur essendo allegra, ha secondo me oramai assunto un tono malinconico, visto che la piazzano sempre nelle feste danzanti o serate da balera, pretesto per partire con il classico trenino, passo di danza nel quale ci si mette uno dietro l'altro saltellando e zompettando a passo di musica, con le mani sulle spalle dell'avventore che ci precede, formando un ipotetico convoglio che ha sempre come locomotiva un personaggio triste, con una maglietta costosa ma fuori moda, e magari un bel riportino. Tutto questa frenesia si verifica al culmine della festa, dandone il via all'inesorabile declino.

ieri mentre bagnavo i girasoli sul balcone, ho intravisto un video sulla televisione con dei giovanotti e delle giovanotte che danzavano, e mi sono sembrati tuttosommato altrettanto ridicoli. se matureranno (cosa che in italia oramai avviene a 40 anni), forse, rideranno anche loro di se' stessi.

eh, disco samba. rimane da sottolineare come una parte di questo lieto brano sia stata rivisitata in modo scurrile sottoforma di coro da stadio per invitare una malcapitata alla quale, trovandosi al centro dell'attenzione, viene richiesto di esibire o addirittura porgere al tatto il proprio rospo viscido.

molto bene, allego il testo e vado a urinare perche' la sto tenendo da un po'. il che ha inciso molto sulla stesura di questo post.

Disco Samba - 1978

pe pe, pe pe pe pe!
pe pe, pe pe pe pe!
pe pe, pe pe pe pe, pe pe!

pe pe, pe pe pe pe!
pe pe, pe pe pe pe!
pe pe, pe pe pe pe, pe pe!

upa neguinho na estrada
upa pra’ la e pra’ ca’
virgem que coisa mais linda
upa neguinho
comencando a andar
comencando a andar
comencando a andar!

zazuera, zazuera…
zazuera, zazuera…

a-e-i-o-u ipselon
a-e-i-o-u ipselon
a-e-i-o-u ipselon

fio maravilha nos gostamos de voce
te te te te te, te te!

fio maravilha faz um pra’ gente ver
te te te te te, te te!

brigitte bardot bardot
brigitte beijou beijou
na fila do cinema todo mundo se afogou

ay ay caramba, ay ay caramba…
ay ay caramba, ay ay caramba…

moro, num pais tropical
ambenconao por deus
e bonito por natureza mais que beleza

sou fla fla, pae-e-e
sou fla fla, pae-e-e
sou fla fla, pae-e-e
sou fla fla, pae-e-e

brasil, la la la la la la la laaa
la la la la la la la laaa
la la la la la la la laaa
brasil, brasil

voce abosou
tirou partido de mim abosou
tirou partido de mim abosou
tirou partido de mim abosou

na na na
nega, nega, nega
de obalubae-e

na na na na…
na na na na… na na na…
na na na na… na na na…
quero de novo cantar…

eh meu amigo charlie
uh uh uh uh…
eh meu amigo charlie brown
charlie brown, charlie brown

o le le o la la
pega no ganze’ pega no ganza’
o le le o la la
pega no ganze’ pega no ganza’

mariana, mariana
que saludeda daquela linda bahiana

oh… oh oh oh oh, aria aio
oba’ oba’ oba’
oh… oh oh oh oh, aria aio
oba’ oba’ oba’

por isso agora deixa
estar deixa estar
que eu vou entregar voce

ole’!

ole’… ola’,
o flamengo ta botando pra’ quebar
ole’… ola’,
o flamengo ta botando pra’ quebar

bahia… daran daran daran dan…
piarun darun dai deiran…
piarun darun dan
piarun dairan daran de un dairan dan
piarun dei o dairan dei

parun dirum dirum daum
pirum deium dar um daum
uosebai!

zum zum zum zum zum zum…
porerere dan un dain
zum zum zum zum zum zum…
porerere dan un dain
zum zum zum zum zum zum…
porerere dan un dain
zum zum zum zum zum zum…
porerere dan un dain

eh meu amigo charlie
uh uh uh uh…
eh meu amigo charlie brown
charlie brown, eh…

mercoledì 19 agosto 2009

veleno

ogni tanto trovo qualcuno che scrive cose talmente belle che vorrei averle scritte io. mi consolo dicendo che non ho mai dato troppo tempo al mio cervello per pensarci, altrimenti ci sarei magari arrivato anche io.

quante cagate, la parola giusta e' invidia. l'invidia per chi ha piu' talento o piu' soldi. sono le uniche cose che invidio, perche' bastano per garantirti in abbondanza tutto il resto del quale necessiterei (ossia fighe, sigari, un bottiglione di vino al giorno e i biglietti per paolo conte).

forse se mi impegnassi con tutto me stesso, potrei sviluppare meglio i miei talenti o avere piu' soldi.

e' un pensiero irrazionale per chi come me si e' prefitto di non dover fare piu' un cazzo per tutta la sua vita, per questo voglio trasferirmi in asia.

alla fine, gira e rigira, torno sempre a parlare di puttane.

l'impiego fisso

mi diverto ogni tanto a sentire i progetti di persone piu' giovani di me, ancora alle prese con l'universita'. per esempio, l'amico di una mia amica che mi raccontava tronfio di come si stava specializzando in ingegneria gestionale per ottenere un lavoro da capo progetto. ho sfruttato la mia passata esperienza da IT non solo per deluderlo, ma anche per schernirlo. nessuna azienda fa fare il capo progetto a una persona senza esperienza tecnica in materia, quindi dovra' rassegnarsi a dover passare almeno 5 anni a fare il tecnico (se va bene) o l'assistente all'help desk. siccome si laurea in gestione (ma gestione di cosa?), probabilmente non fara' mai quello che lui pensa che fara'.

senza contare che, amico mio, in italia di progetti non ne partono proprio. e guarda che io lavoro per un'azienda con 5 M di attivo all'anno.

disilludere la gente e' sempre stata una mia passione. guardare l'espressione delusa di chi non ha una minima idea di come gira il mondo, mi fa godere tipo mandrillo. mi viene sempre in mente un tipo che ora chiamero' Smithers. Smithers studiava sempre tantissimo, era dedito fino al leccaculismo nella sua carriera universitaria. finita l'universita', ora e' in un ufficio a fare fotocopie. si ricorda sicuramente meglio di me le equazioni di maxwell, ma non ha mai lavorato su se' stesso, le proprie attitudini, il proprio carattere.

sto parlando come un guru, ma tuttosommato 12 anni fa friggevo patatine, qualcosa ne sapro'.

ora concentriamoci sul fulcro di tutto quanto, ossia il mio desiderio di vagina. c'e' un collega che va sempre in un centro massaggi di cinesine e conclude con uno shanghai surprize il tutto, al costo di 30 o 40 euro che tra massaggio e sega mi sembra comunque accettabile.

purtroppo questo mese non ho nemmeno quei 30 o 40 euro, quindi invece del massaggio continuero' a sfregarmi la schiena contro gli alberi, e le pippe me le faccio da solo.

ho scritto abbastanza, adesso devo chiamare gli inglesi. spero che tutte le banche del mondo falliscano, specialmente quella dove ho il mutuo.

lunedì 17 agosto 2009

le ferie, il libro, il super pollo di dio

ci voleva, perche' per me il posto era perfetto, per diversi motivi.
innanzitutto, era gratis. nonostante io odi la gente e non faccia altro che mantenere un comportamento pessimo, le persone mi vogliono bene. e questo e' uno dei misteri della psiche umana, io sono uno che prende e che non da' mai, dal mio punto vista.
secondo, la casa era isolata, sulla cima di un monte, a 7km di curve dal paese. la sera fumavo il sigaro e sentivo rumori di animali, del vento, o l'eco dei miei sonori rutti che fragorosamente emanavo, come un leone o un lupo che vogliono lanciare il loro segnale.
poi, al ritorno, domenica, c'era il libro della vale.
domenica stessa l'ho letto, e tante cose me le ricordavo. eppure ne e' passato del tempo. e' stata una sensazione positiva, tipo quella dei jefferson, che rivisti dopo venti e passa anni sono ancora divertenti, cazzo anzi lo sono ancora di piu'.
non come happy days, me lo ricordavo bello e invece l'ho rivisto, e' una merda. tutta la roba anni 80 e' robaccia, musica, film, telefilm.
i cartoni animati di superchicken sono ancora validi.

io non lo so se devo farti pubblicita' sfacciata, primo perche' il mio blog e' patetico. secondo, perche' mi leggono i soliti venti pirla (senza offesa, ma chi legge ste cose ha piu' turbe di chi le scrive), dei quali quattro lo fanno solo per insultarmi via mail. quindi ti faccio una proposta, fattela da sola. scrivi quello che vuoi e io te lo pubblico.

(io le ho visto le tette, alla vale)

venerdì 7 agosto 2009

un tot al chilo

ieri sono stato in un parco acquatico. mi piacciono, perche' c'e' l'acqua e a me piace sguazzare.
mi piacciono anche gli scivoli.

tendenzialmente, osservando la gente, devo dire che come popolazione oramai siamo dei bovindi. siamo mediamente molto piu' grassi.

io per primo.

altra considerazione. un dirigente, un politico e un operaio, in costume in teoria dovrebbero essere indistinguibili. eppure, nel dettaglio, si evidenzia ancora la distinzione. il piu' grasso e' sicuramente il politico, il piu' in forma (e l'ultimo ad essere andato dal barbiere) e' l'operaio. quello coi rayban al cellulare, e' l'altro. anche i romani sono riconoscibili, per il rumore che fanno (96decibel, come l'autostrada dei fiori) e per tutto l'oro che hanno addosso.

quello di ieri era un viaggio di lavoro.

davvero, lo era.