giovedì 26 novembre 2009

postdatato

martedi' ho goduto di un giorno di ferie.
si fa per dire, visto che alle 8 ero gia' in questura, poi in posta, poi all'altra posta perche' quella non ha il servizio, poi a novara, poi a prendere il mangime per i pesci, poi a far la spesa, poi a preparare la cena che viene un mio amico e poi basta.

e allora mi ricordo che ero verso le 11 in giro, e ho sentito un odore. non saprei definirlo, ma non so perche' mi ha fatto ricordare di quando ero bambino. cazzo, l'olfatto e' una roba incredibile.

chissa' che odore era. e perche' non l'ho mai sentito negli ultimi venti e passa anni. forse e' il profumo delle giornate che non passi in ufficio, in giro per il mondo, o in generale a fare qualcosa che non sia il puro non fare un cazzo.

ho perso il concetto della noia. cioe', ho cose che mi scassano il cazzo, cose fastidiose, impedimenti, o in genere robe che non vorrei nemmeno affrontare ma che ostiazza madonnazza, devo affrontare. quindi non ho piu' il problema del tempo libero, che so benissimo come impiegare.

e allora non mi annoio. e no che non mi annoio.

ma cio' non vuol dire che mi diverto.

ho una bellissima stanza d'albergo, ho incontrato amici, cenato abbastanza bene ieri, e in genere questa trasferta a londra non sta andando male, soprattutto perche' godo a pensare che e' l'ultima di quest'anno.

magari faccio una foto.

ma no, dai.

pero' prossimamente pubblichero' quella di me con dietro l'origine del mondo al museo d'orsay.

mercoledì 25 novembre 2009

qua qua

cazzo se e' dura.
sono a linate e il mio volo e' stato ritardato di due ore e rotti.
arrivero' a londra tardi e ci ho messo un'ora ad aggionare tutti gli appuntamenti. fortunatamente lascio sempre un "cuscinetto" tra uno e l'altro, anche se vedere 10 clienti in due giorni e mezzo e' abbastanza devastante. arrivero' venerdi' sera con l'ostia di traverso, ma potro' godermi un dicembre nel quale sono previsti solo 5 giorni lavorativi (eh eh).

con questo chiudo un tour de force che mi ha portato a visitare 10 citta' in 8 settimane.

tra l'altro, l'alitalia (della quale air one e' una consociata), mi ha chiamato alle 5 e mezza stamattina per avvisarmi (la partenza sarebbe stata alle 7 e qualcosa), una ragazza mortificata dell'ingrato compito di avvisarmi del ritardo. in realta' mi ha fatto un grande piacere, mi stavo lavando i denti e mi sono rifiondato nel letto per un'ulteriore ora di sonno attaccato al culo caldo della mia morosa.

poi ho scoperto che quella che l'operatrice aveva chiamato prima di me l'aveva presa a male parole.

io non ho niente da dire su air one, niente su air france e onestamente niente su alitalia, che di danni clamorosi non me ne ha mai fatti. sulla lista nera ci metto british airways sicuramente, oltre alle low cost che non sono male in se', ma fanno viaggiare una manica di imbecilli che vogliono spendere 20 euro per andare in giro per l'europa e poi si lamentano di servizio e organizzazione tutto il tempo; che cazzo pretendete per 20 euro?

le hostess piu' bone sono quelle di air one, seconda tap airlines, terza air europe.

la compagnia migliore di tutte e' lufthansa.

l'aeroporto piu' bello, direi francoforte.

madonna che post inutle, ma cosa scrivo? speriamo chiamino il volo.

ecco.

lunedì 23 novembre 2009

zozzi!

do ai francesi il trofeo delle persone piu' zozze d'europa. creme a base di sperma di elefante e profumi al mughetto vi hanno allontanati dal buon vecchio caro sapone.

e dire che l'avete praticamente inventato voi.

anche se a marsiglia, come dire lampedusa, per noi.

insomma, i tunisini a marsiglia son piu' puliti dei parigini a parigi.

torniamo a noi. mentre ero in francia ho assistito alla capitale messa a ferro e fuoco dagli algerini, dopo la vittoria sull'egitto in un incontro di calcio. la sera stessa i francesi vincevano grazie a una irregolarita' palese.

io non mi sorprendo, perche' so che sono degli zozzi.

la cosa piu' bella e' stato un tentativo di suicidio di una donna appesa a una ringhiera, dalla suite di un famoso hotel, sotto il quale stavo transitando per caso. gridava e minacciava di buttarsi. non voleva buttarsi, senno' lo avrebbe fatto e basta. fatto sta che alla fine l'hanno trascinata dentro.

storia di corna, sicuro come l'oro, dio cane.

dopodomani vado a londra, ma poi per quest'anno basta, perche' non ce la faccio piu'. oramai faccio la spesa nei duty free.

lunedì 16 novembre 2009

memorabilia

pare che la mia cittadina sia passata alla ribalta delle cronache per la serie "cazzate" (tipo studio aperto, tanto per capirci) in quanto un ragazzo ha perso la memoria. in paese lo conosciamo tutti. e' un bravo ragazo al quale le cose girano un po' storte. e' due anni piu' giovane di me, e devo dire che nessuno e' mai stato troppo gentile con lui.

insomma charlie se ci hai dimenticati tutti, meglio per te. anzi, non fare sforzi per ricordarci che non vale la pena.

la cosa mi ha fatto riflettere per valutare quali sono le altre cose del posto dove vivo che siano meritevoli di citazione.

  • abbiamo avuto due mandati fa un sindaco di destra. puttane, feste, telecamere, proclami e titoli tossici. finiti i soldi. poi e' venuta la sinistra, che non ha fatto un cazzo se non sistemare i conti. adesso e' ritornata la destra, ma purtroppo le prostitute latitano a mostrarsi, e quindi mi chiedo che benefici abbia votare la destra.
  • abbiamo un canale che divide la cittadina in due e che fa aumentare del 400% la popolazione di zanzare rispetto alla media brianzola, e del 1022% quella dei tafani incazzati.
  • ho un tuttocitta' del 1983, e c'erano 6000 abitanti. a meta' degli anni novanta eravamo 23000 e abbiamo attribuito ai meridionali questo incremento. e' che prima c'erano i campi, poi i palazzoni e io me la dovevo pur prendere con qualcuno. in realta' sono arrivati prima i meridionali, poi i veneti, poi ancora i meridionali, poi i marocchini, gli albanesi, i cinesi. ognuna di queste categorie se l'e' sempre presa con quella direttamente successiva. e' bello il posto dove vivo perche' nessuno si sente mai concausa del problema ma solo vittima.
  • la mattina ci vogliono 25 minuti per fare due chilometri e attraversare direzione sud il paese. ogni tanto costruiscono una rotonda, ma secondo me e' solo perche' vogliono far apparire il paese come un circoligrafo su google earth.
  • l'ufficio tecnico e' il piu' incompetente del mondo. ci ho messo sedici mesi per costruire casa mia in casa mia, con comunicazioni arrivate sempre l'ultimo giorno utile. abbiamo una burocrazia che agisce come l'opposizione di un parlamento (di un paese che abbia un'opposizione e un parlamento, ovvio).
  • ogni tanto c'e' odore di vaniglia nell'aria e non si sa da dove arrivi.
  • il personaggio piu' illustre nella storia del paese e' un conte famoso erotomane, quotidianamente presente nelle colonne dei giornali scandalistici del dopoguerra.
  • le ragazze che frequentano la chiesa, sono sempre le piu' troie. succede ovunque, ma forse da noi di piu'. da post-adolescente ho smesso di frequentare la chiesa, per essere sicuro di fruire dei loro servigi orali, spermar loro in viso, e soprattutto farmi massaggiare i testicoli (cosa che trovo da sempre piacevole) dalle loro manine poi congiunte in atto di supplica durante le messe. puciate nell'acquasantiera, e' come se tutte le vecchiette abbiano un po' di mio epitelio scrotale sui polpastrelli, e che poi l'abbiano per traslazione apporto anche sul loro viso nel gesto della croce. pelle di palle a palla.
  • la gente e' abbastanza avara, ed e' un paese per vecchi che credono ancora a quello che dicono i giornali.
se esiste un modo per dimenticare sta roba, ci faccio un pensierino anche io.

giovedì 12 novembre 2009

business class

adesso sono a londra.
quante volte ci sono venuto? dieci, venti, trenta.

tappa obbligata, il delizioso baozi. una sterlina e venti.

e poi troppi commenti in questo blog, smettetela di scrivere.
(so anche che avete gia' smesso di leggere).

nell'ultimo mese ho passato in albergo 3 notti su 7 ogni settimana.

sull'aereo ieri c'era seduto vicino a me tyler durden e abbiamo parlato delle mini porzioni della lufthansa e dei mini saponi e mini docciaschiuma e spugnette lucida scarpe e tutte quelle cose mini che puntualmente mi porto a casa, dove ho una collezione invidiabile.

bene. ho comprato l'accesso internet dell'hotel perche' l'umts va particolarmente lento oggi. incluso, tutto il campionario di film e radio.

ovviamente, ho piazzato un porno.

mercoledì 11 novembre 2009

quello che le donne non dicono, quello che gli uomini non dicono, ma che tutti sanno

il concetto e' chiaro.

pensiamo a tutte quelle che frequentano discoteche, balere, o che in genere soffrono avvolte da gonne attillate e scomode scarpe a punta.

la donna che si veste alla moda sente il bisogno di essere bella per il bisogno di attirare i maschi per il bisogno di ricevere pene.

altrimenti non avrebbe senso; non lo dico io, lo dice la natura. senza quel bisogno indosseremmo tutti delle comode tute traspiranti in cotone. niente parrucchieri, niente dolce e gabbana, niente l'oreal e lancome.

tutto questo, un uomo lo focalizza e traduce in commenti sconci nel giro di 0,2 millisecondi.

piu' veloce della fibra ottica.

martedì 10 novembre 2009

"io ci provo, poi vediamo"

http://monologointeriore.blogspot.com/
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lunedì 9 novembre 2009

9 9 9

il 9 novembre era il compleanno di mio nonno.

io me la ricordo la caduta del muro.

abbattere il muro e' la cosa migliore che hanno fatto i tedeschi.
ricostruirlo, sarebbe una cosa ancora piu' intelligente.

costruire un muro ma lasciare una valvola aperta; chi vuole vivere il comunismo di la', chi vuole bere la coca cola di qua. tanto le bugie sono le stesse.

quando sei di la' dal muro, hai una (falsa) speranza di migliorare la tua situazione.

sabato ho mangiato i funghi.

tim

belem non e' ne' bella, ne' simpatica e, visto chi frequenta, nemmeno intelligente.

se la tim mette a fare la pubblicita' una persona che stimo (almeno un po'), passo a tim. finche' mi mettono il romanazzo con la mignotta di turno, come possono convincermi a cambiare operatore?

giovedì 5 novembre 2009

sbabbao

cazzo e' un bel po' che non scrivo.
ma ho un'agenda terribile. ora sono nella hall dell'hotel in avenida libertade a lisbona e ho una mezzoretta libera. la dedico al blog invece che al porno, che rimane la mia prima attivita'.
primo il porno, seconda la vagina, terzo il lavoro, quarto dormire, quinto relazioni personali, sesto mangiare, settimo lavarmi. conto gli spostamenti in macchina o moto o aereo come lavoro.

tanto per cominciare, pronti via e sull'autobus mentre andavo alla malpensa mi hanno rubato la valigia. avevo dentro abiti e cazzate (profumi, rasoio, spazzolino, etc), ma ritrovarsi in portogallo con un solo paio di mutande e' un po' triste.

e allora ieri shopping, mutande, calze, una camicia e una cravatta (che provero' a mettere in nota spese). nel negozio (catena italiana) di mutande, la negrita mi ha indicato un paio di mutande dicendo: questo disegno e' bello, poker man. le ho detto: sai, in italia un due di picche piazzato proprio all'altezza del tuo fallo, non significa poker man. anzi. e' una specie di lutto sessuale. l'ho demoralizzata, pensavo di farla ridere.

poi la mia giornata e' cambiando quando in un pessimo bar ho visto un pentolone di interiora di maiale che bollivano, e sono entrato. te le servono in un tipico panino, accompagnato da vin tinto o birra a tuo piacere. due panini, due birre, due dolci e un caffe'. 8 euro. gli ho chiesto se si era sbagliato.

lisbona e' una citta' senza odori. c'e' il mare e non lo avverti. il traffico non si sente. le persone sono calme e sorridenti. fuori dalla via centrale e' tutto un saliscendi che i portoghesi, coi loro culi bassi e i colli enormi poggiati sulle spalle cadenti, fanno con disinvoltura. in effetti non ci si stanca. non l'ho ancora capito sto posto.

niente a che vedere con madrid dove ero settimana scorsa. ho presentato in nota spese uno scontrino con 50 euro in margaritas e 7 euro in nachos. ho perso il senso della vergogna, ma fondamentalmente e' perche' sto sbroccando.

venezia puzza di piscia. roma di immondizia. milano di polvere e sudore. genova di pesce. firenze di scorregge. napoli non lo so. firenze di piscia. ho detto due volte firenze, ma dipende dai quartieri.

ora mi e' venuta in mente una cosa che volevo scrivere. immaginate il negozio di dolci perfetto, con i dolci come li immaginate. non dico cioccolato o caramelle, ma dolci: pastelleria, pasticceria. ecco, quel negozio e' a lisbona. quel negozio e' lisbona. fantastico. i prezzi sono direi da anni 80 in italia.

si', dai. e' una citta' da visitare, ammettiamolo.