giovedì 10 dicembre 2009

people have the power

a volte si parte da un dettaglio per elaborare un processo deduttivo che porta a una regola generale.

mi chiedono sempre perche' odio la gente.

lunedi' ho fatto un giro con la mia morosa, siamo andati a venezia. in autostrada, visto che per sbaglio sono passato sotto un tutor a 150 all'ora, ci siamo fermati a fare colazione, per abbassare la media.
io non capisco perche' in qualsiasi autogrill nel quale mi fermi, che sia aosta, genova o bolzano, davanti a me trovo sempre una famigliola che si mette a far colazione al bancone invece di prendere i loro "un caffe', un cappuccino, un macchiato, no il cappuccino senza troppa schiuma ma col cacao, luscia (lucia, nde) luscia luscia lusciaa tu come lo vuoi il cornetto, il cornetto luscia come lo vuoi, crema? crema? crema? allora due al cioccolato, una vuota, con il miele c'e'? allora un'altra alla crema, guardi manca il cappuccio senza schiuma ma col cacao.." e levarsi dai coglioni.
galline alle quali viene tirato il becchime.
Bloccano tutto, bisognerebbe fissare delle regole. Si prende la tazza e ci si sposta, o si intasa tutto. Invece si gode a sfruttare al massimo il proprio beneficio guadagnato dopo spintoni a destra e sinistra, incuranti degli altrui bisogni. Gente che sventola lo scontrino come una bandiera per attirare l'attenzione di chi e' al di la' del bancone.
massimo rispetto per chi lavora all'autogrill. perche' i clienti, la gente, pensa che l'operatore sia un bastardo che fa apposta a ignorarli. che non fa bene il suo lavoro. che non si e' accorto che io ero prima di lui.
invece e' un cristo che ha davanti 15 persone che urlano, sventolano la propria bandiera, continuano a cercare il suo sguardo. deve ricordarsi tutto, passare l'ordine, mantenere l'ordine, di fronte a un gruppo di indisciplinati cagacazzo, che lo considerano un coglione a fronte della loro spesa di un euro e ottanta.

puoi chiamarmi coglione e lamentarti di me, ma per qualcosa di piu' di un euro e ottanta, o, se si vuole, milleduecento euro al mese per un lavoro su turni.

la gente e' soffocata dal proprio egoismo e dalla centralita' che l'individuo pretende di possedere all'interno di una massa genericamente stupida, incurante dei bisogni che il soggetto stesso manifesta, inconscio a sua volta delle necessita' altrui. come al solito, l'italiano si sente vittima e mai causa di una situazione.

ecco perche' odio la gente e non voglio stare tra la gente.

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