lunedì 26 aprile 2010

l'ano del nano

ne sono passati di anni dall'incidente nucleare. io ero alle elementari.

mia mamma non mi voleva fare bere il latte, o mangiare l'insalata. non e' servito a niente, ovviamente. ma non ne capivamo molto.

son passati anni e c'e' chi ancora non ha capito, che certe cose non vanno bene perche' la merda capita. dove c'e' di mezzo l'uomo, l'errore e' in agguato.

lunedì 19 aprile 2010

mh-m




non male, e' un mese che non scrivo.

e da dire ne avrei. su di me, sui miei viaggi, sui miei pesci, sulle mie conclusioni, finanze, attivita' sessuali.

e invece parlero' delle mie sbronze colossali come al solito. perche' io ultimamente passo piu' tempo attaccato al bottiglione di un lattante attaccato a un capezzolo. sono passato dalla qualita' alla quantita', di scarsa qualita'. anche coi sigari.

c'e' un che di dignitoso nella poverta' che mi ha sempre attratto. forse perche' sono barbone dentro. o forse perche' e' da sotto che si capiscono meglio le cose.

vedo che stiamo svecchiando un po' la televisione. "svecchiare" in gergo informatico (bancario) significa prendere tutti i dati online di un archivio, copiarli nel file, svuotare il bidone, per mantenere l'organizzazione degli spazi piu' efficiente. i dati vecchi non servono piu', o meglio: non serve mantenerli online. si copiano e si mettono da qualche parte, poi casomai nasca un contenzioso, si sa dove andarli a prendere.
purtroppo in italia non si svecchia niente, manteniamo tutto. l'unica cosa che svecchia e' la morte. e' cosi' che ci liberiamo della gente che non serve piu' a un cazzo; bravi o cattivi, i personaggi che superano i 70 sono solo deleteri. perdono i colpi, io non me la sentirei di salire in macchina con loro, figuriamoci se li inviterei al compleanno di mia figlia, per quanto troia la voglia crescere un genitore.

noi siamo in mano a questa gente qua, loro che un futuro non ce l'hanno, lo decidono per noi.

i miei colleghi sono bloccati a londra causa vulcano. io ero a madrid, ma sono tornato in tempo. la cosa mi fa ridere, perche' quello e' il genere di cose che di solito capita a me.

mi ha detto il mio amico c. che nella camera con gli altri amici ha fatto venire due volte la sua morosa in cima al letto a castello. lei ha dovuto godere in silenzio.

la troia.

comunque, tra cinque minuti esco e non vedo l'ora di mettermi sul balcone ad ascoltare la radio e guardare il palazzo di fronte. sono venuto a lavorare in bicicletta, e oramai non metto piu' la cravatta finche' non mi danno un aumento.