lunedì 19 luglio 2010

voglio vivere da giovane

"...col sole in fronte, e felice canto, beatamente"

quando mi rendo conto che ho troppe cose da dire, semplicemente dico l'ultima e tralascio le altre. fa risparmiare tempo, e la conversazione vive lo stesso.

ieri sono andato in un parco acquatico. di domenica, di luglio, che scelta del cazzo. ma invece no, perche' non era per fare scivoli (e quindi divertirmi io) ma per portarci la cuginetta della mia morosa, alla quale basta fare ciaf ciaf e giocare a prendersi nell'acqua.

coi bambini ci so fare, perche' mi metto al loro livello, il che li fa sentire a loro agio.

per me e' facile scendere a livelli infantili. oppure, un altro modo di dirlo, e' che sono molto bravo a calarmi nelle situazioni.

insomma, verso le undici e mezza un gruppo di ragazzi (due ragazzi e due ragazze) e' venuto ad accomodarsi in una zona prossima a quella dove eravamo noi. erano brasiliani, e io ho capito subito che quelle due li' mi avrebbero fatto litigare.

gia' da vestite le due ragazze (diciottenni, spero) me lo avevano fatto venire duro. in costume, con quei due fili interdentali neri al posto dei costumi, che a malapena trattenevano tutte quelle tette li', la situazione e' degenerata e mi sono messo:

1) gli occhiali da sole, per non far vedere che vedevo
2) in posizione a pancia in giu', per schiacciare l'evidente erezione.

ho pensato tutto il tempo come sarebbe stato strizzare quelle tette sode, o infilare il mio cazzo in quei culi.

non ho usato mezzi termini per scriverlo, perche' e' veramente quello a cui ho pensato di continuo.

ed e' stato un pomeriggio molto duro. anche per il mio membro.

la cosa migliore c'e' stata verso le 4, quando hanno messo su della musica latina e le due si sono messe a ballare mentre i due accompagnatori erano a fare la coda per gli scivoli (pensa che coglioni, avranno pensato tutti gli altri uomini li' vicino. e' proprio vero che l'erba del vicino e' sempre piu' verde). un papa' stava giocando con il figlio, un riccioluto simpaticone con un pannolino enorme. di fronte alla danza tribale delle due ragazza, con natiche, cosce, seni, insomma sinuosita' di ogni genere in movimento, il povero genitore si e' distratto.

alla fine della canzone, lui si e' ritrovato a dire "ba, ba, ba.." da solo, mentre il bambino era telato da un pezzo. e allora scatto felino, sveglia la madre (addormentata al sole, ignara dello spettacolo), e via alla ricerca del bimbo che - nel frattempo - si era allontanato di molto e stava giocando nell'immondizia.

"ma come hai fatto a perderlo?"
"mi sono girato a prendere il pallone che aveva tirato, e in un secondo e' sparito".

io ti capisco, amico, io ti capisco.

che bello sarebbe avere accesso a tutto cio' che si desidera. pero' siamo improntati ad una vita che ti chiede rinuncie su rinuncie. per avere una cosa buona, devi mangiare tre chili di merda ogni volta.


1 commento:

  1. sei veramente troppo il peggio!
    e al contempo il meglio!
    impossibile non amarti indefessamente.
    quella gran gnocca dellaVale

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