martedì 31 agosto 2010

la verita' che nessuno vuol dire

ci sono cose che uno pensa ma non dice.
poi a volte arriva ad una confidenza tale con alcune persone, che le cose le dice.
e magari scopre che non e' l'unico a pensarle.

pero', chissa' perche', certe cose non si puo' dirle.

allora le scrivo.

  • le donne incinte, fanno schifo. sono dei bidoni che si deformano come dei cassonetti sciolti al caldo, e a meno che siano attrici, veline e zoccole varie o facciano ricorso alla chirurgia estetica, non recupereranno piu' la bellezza che avevano prima di mostrare al mondo che hanno ricevuto il seme del cazzo e che sono delle libidinose.
  • le foto dei bambini su facebook, hanno veramente rotto il cazzo.
  • frequentare coppie con figli e' noioso, perche' parlano solo di figli e mi ammorbano.
  • una donna non potra' mai fare tutto quello che fa un uomo (dire l'opposto, invece, e' cosa comunemente accettata).
  • gli anziani rompono il cazzo e ammorbano le coppie dopo i 40 che devono badare a loro.
  • una femmina vestita con minigonna, top e scarpe coi tacchi, ai miei occhi e' un oggetto sessuale. non mi importa la sua personalita' o cosa ha da dire, una che mi si presenta cosi', mi fa pensare solo a scoparla.
  • i problemi dell'Italia nascono nel meridione (sono comunista, ma sta cosa e' generalmente vera).

Forse ce ne sono ancora, ma oramai e' ora di andare a casa e il post finisce qui.


lunedì 30 agosto 2010

la golpe

la mia amica m. non e' italiana. oramai non e' piu' mia amica.

mi raccontava di una cassetta di musica che sua nonna le aveva portato dall'italia quand'era bambina. canticchiava, io riconoscevo la canzone, e poi gliela facevo avere.

non sono mai riuscito a trovare la canzone del gatto e della volpe. che non e', ovviamente quella di bennato. lei diceva "golpe", come macchiavelli.

ieri sera siamo andati al cinema, in un impeto di vita sociale, della meno detestabile. tornando indietro, una volpe mi ha attraversato la strada.

non avevo mai visto una volpe.

e' un bell'animale, non mi e' sembrato tanto furbo. non piu' di un cane, direi.

l ho ricercata su facebook (la mia amica) e le ho mandato un sms, ma non so se arrivano la'. forse quando gliel'ho mandato era notte.

una delle cose che piu' mi sciocca della vita, e' come tu vedi una persona tutti i giorni, e poi un giorno non la vedi piu' ed e' cosi' facile uscire dalla vita delle persone, oggi. basta smettere di mandare sms, o email, o chiudere i vari strumenti elettronici.

io invece le cose le rovino in modo tradizionale, smetto di parlare quando sono deluso da certi atteggiamenti.

ma che cazzo di persona sono?

venerdì 27 agosto 2010

logico

oramai la passeggiata mattutina e' la parte migliore della mia giornata.

ci sono quelli che si alzano pimpanti, pronti per affrontare la giornata (io), che poi in genere danno sui nervi a quelli che non ti dicono nemmeno buongiorno fino alle 11 (tipo la mia morosa).

oggi sono andato fino ai bastioni di porta venezia. sono passato per alcune vie con negozi etnici, ristoranti etnici, e i soliti centri massaggi. poi tornando, ho avuto quello che secondo me e' un colpo di genio. oppure una gran cazzata, ma non so cosa mi e' preso.

c'era fuori da un bar un tavolino con sopra un giornale, un cappuccino ed una brioche (al cioccolato).
probabilmente il proprietario era entrato un attimo nel bar per qualche motivo.
preso da un raptus, ho preso la brioche e ho cominciato a correre. mi hanno visto, e mi hanno gridato una parolaccia, e io correvo e ridevo, ridevo e correvo.

che coglione, avranno pensato.
e io condivido.

dai, una brioche non e' un gran danno.

lunedi', quando ricomincio le mie camminate, non passo di li'.

giovedì 26 agosto 2010

ma dai...

stamattina con la mia camminata ho fatto progressi.

sono arrivato fino alla circonvallazione esterna. e' un bel pezzo.
adesso guardo su google maps quanto e' in km.

ok, non so usarlo.

riprovo.

sono 5,3 km, e ci ho messo 57 minuti.

queste cose non interessano me che le scrivo, figuriamoci chi legge.

allora scrivo di odori, visto che l'altro giorno scrivendo di metropolitane ci ho pensato. ci sono odori strani che mi sono sempre piaciuti, per esempio quello della benzina al piombo. ci sono odori che piacciono un momento, e dispiacciono un altro (penso al fritto prima e dopo aver mangiato, ma anche agli odori relativi all'attivita' sessuale, visto che sicuramente starete pensando a quello).

anzi, salto di palo in frasca. ieri parlavo con un mio collega, un tipo che passa tutto il giorno in chat a cercare troie. si scriveva con una che ha dichiarato 33 anni, ma la sua scheda riportava 39. gli ha detto: cosa ci fai qui? e lei ha risposto: mah, per parlare...cazzate. la gente cerca solo chiavate da internet. e' un mondo segreto e nascosto dove ognuno di noi si perde, e quindi a questa miriade di possibilita', si richiede solo di soddisfare i desideri piu' atavici del nostro animo. quandomai si e' visto un uomo che in chat parla con un altro uomo solo per parlare, stessa cosa per una donna (parlo di etero, in questo caso).

fondamentalmente c'e' la possibilita' - anzi, ne sono sicuro - che io stia scrivendo queste cose sperando di rimediarci una chiavata.

sembra strano, ma e' successo pure questo.

adesso mangio la frutta, rimango catatonico fino alle 12. poi vado in piscina, e torno all'una e mezza. poi mi nascondo fino alle 3, lavoro mezz'ora, e guardo porno fino alle cinque e mezza. poi esco, e passo il tragitto fino a casa a chiedermi che vita e' questa.

ho bisogno di interagire con esseri umani interessanti, o il mio cervello si addormentera' del tutto e non riusciro' piu' a parlare.

mercoledì 25 agosto 2010

walking

walking e' la canzone esordio di giovanotti.
minchia che porcheria.

anche oggi parto alle sei e mezza da casa, dopo aver fatto il taxi arrivo di fronte all'ufficio alle sette (media dei 120kmh) pianto giu' la macchina e parto per la mia passeggiata.

ho pensato a un bel po' di cose da scrivere, poi invece ne scrivo altre. che nemmeno c'entrano un cazzo con quelle che ho pensato, perche' sono pigro per ricordarmele.

secondo post.

"passione orientale".

la mia morosa mi accusa di avere un feticismo per le orientali, che mi rende un porco maniaco. il che' e' vero, ma suona strano sentirselo dire da lei, che e' orientale.
in ufficio ho un raccoglitore dove conservo tutti i volantini dei centri massaggi - quelli dove alla fine ti fanno una sega - che trovo in giro per strada o sotto i tergicristallo delle auto parcheggiate.
ce ne sono davvero tanti, si vede che il mercato della sega tira.

anche perche', penso, che uno c ha voglia di eiaculare. allora va in un posto chiuso, tranquillo, lo massaggiano, gli sorridono carinamente, non fanno troppe domande e non vogliono le coccole alla fine. la cosa non ha il rischio di tirarsi una troia in macchina, anche visto e considerato che quattro puttane su cinque a milano oramai hanno il cazzo. a meno che tu non voglia spendere 500 euro per una escort di internet (e poi ti trovi una oca patentata che tenta di fare conversazione e te vuoi solo scopare), oppure spedere 150 per andare in svizzera, e poi trovarti il prete del paese di fianco.

ho molti amici e colleghi che fruiscono del mondo della prostituzione, il che secondo me mi ha reso di riflesso abbastanza esperto nel settore. purtroppo in questo momento non ho soldi per soddisfare in tal modo i miei piaceri sessuali, ma se ne avessi di piu' sicuramente un massaggio cinese a settimana me lo farei fare, come il Bill ("ho la tessera. ogni dieci massaggi uno e' gratis, anche se poi alla fine devi dare la mancia di 5 euro per la sega. sono gia' alla quarta tessera").

scrivere queste cose su internet aumenta, per alcuni, il rischio di affrontare costosi divorzi.

martedì 24 agosto 2010

periodico culturale

ieri sera sembrava che tutto andasse bene. sono arrivato a casa verso le nove, il che implica che se voglio vedere un film intero l'unica possibilita' e' quello delle 10 su sky. c'era un film con john travolta (nella mia top 3 degli attori preferiti) ambientato nella metropolitana di new york.

mi piacciono le metropolitane. la metro di londra odora di polvere di ferro e cibo indiano. quella di parigi ha l'odore dei vecchi macchiati di piscia alla baggina. quella di milano la mattina ha l'odore delle brioches surgelate cotte nei forni elettrici dei bar. la metro di madrid odora di abiti vecchi, quella di barcellona di cibo fritto di ieri. quella di lisbona ha uno strano odore di sale. quella di new york odora di gente, quella di washington e' la piu' inodore che abbia mai trovato. la metro di caracas e' intrisa dell'odore dell'olio dei capelli di quelle bellissime donne che hanno loro, quella di roma odora di sudore. a monaco ricordo un vago odore di polvere da calorifero, a dusseldorf invece odora di pioggia e fiume.

penso di non averne usate altre. la piu' bella rimane quella di londra, per il rapporto che ha con la citta'.

insomma, finisce il film, di un finale banale. mi stavo grattando, e quindi sono rimasto passivo di fronte ai titoli di coda, alla pubblicita', e all'inizio del film successivo. che parte male.

leggo: un film italiano. penso: che palle, non ho voglia del solito pappone moralista.
leggo: un film di francesca archibugi. penso: ecco, siamo a posto.
leggo: con Kim Rossi Stuart. penso: ora mi alzo e vado a prendere il telecomando.
leggo: con Antonio Albanese. e li' decido di dare cinque minuti di possibilita' al film.

dopo due minuti avevo oramai capito che l'avrei guardato tutto e sarei andato a letto alle due, anche se oggi mi sono alzato alle sei.

devo chiedere scusa a kim rossi stuart, che evidentemente quando non fa il poliziotto nelle fiction per i rincoglioniti della generazione dei miei geniitori, e' un ottimo attore. dico che mi ha dato lo stesso effetto che mi ha dato brad pitt in fight club; via dai poster, fai vedere per cosa hai studiato a fare.

devo chiedere scusa a francesca arcibugi per i miei pregiudizi su di lei, che comunque lei stessa ha costruito. ho visto quasi tutti i suoi film (ho appena scoperto su wikipedia che anche mignon e' partita e' suo), e devo dire che ho sempre pensato che fosse una raccomandata del circolo di quelli che si capiscono solo loro, e si lodano a vicenda. e poi e' una donna; che di sicuro non sa cosa piace a me, utente di film.
invece lo sa, e quindi io sono un asino perche' penso di sapere anche quando non so.

mi sono alzato alle sei per portare la mia ragazza a lavorare, e quindi alle sette ero davanti all'ufficio. in pantaloncini corti, ho fatto una passeggiata di un'ora passando dalla stazione centrale verso buenos aires. e poi indietro, stavolta sul lato b della stazione (quello scapestrato, povero, relitto, fatto di beoni e puttane; quello che mi piace). a quell'ora ci sono i milanesi che mi piacciono, quelli del laura', dei furgoni, dei lavori che ti fanno andare a letto la sera alle nove. quelli delle scarpe con le suole consumate, quelli che si accendono la prima sigaretta tossendo alle 5 e un quarto, che maledicono il freddo da ottobre ad aprile.

ce ne sono pochi di milanesi, tra questi milanesi. la citta' ha perso le sue origini, ma ha mantenuto il suo carattere. e' strana sta cosa, n'e'?

cento lavori orrendi

"Lavorare [...] presenta alcuni svantaggi.
Lo stipendio, l'orario, e la facilità con cui si scivola nell'alcolismo per contrastare una tristezza che pare inconsolabile, solo per citarne alcuni."

mercoledì 4 agosto 2010

'ttana troia...

figa ma che cazzo di paese siamo?

qui succedono cose che non succedono da nessun'altra parte. io mi chiedo la gente come fa a tollerarlo. io capisco le ideologie, essere decisi e convinti su qualcosa, ma come si fa a continuare a supportare questa gente qui?

dico roba come berlusconi, alfano. quando sento alfano e il suo accento di bressanone, comincia a sudarmi lo scroto e a prudermi tutta la zona inguinale.

intanto i cinesi ci comprano tutto il paese.

lasciamo stare i cinesi. ogni tanto sento un programma su radio24, il tardo pomeriggio, quando sono in coda. non scrivo quale, perche' ho gia' messo due nomi di politici e non vorrei finire nei guai.

insomma, c'e' questo giornalista che secondo me e' un coglione. e piu' lo ascolto, piu' lo odio. e sono in coda. e mi incazzo.

e allora arrivo a casa, e distruggo delle porcellane per sfogarmi.

dovrei ricominciare a fumare. o a bere.

oppure, fare quello che fanno in tanti. accettare lo stato delle cose. fare come quello che in matrix decide di vivere una vita finta, ma bella. potrei accettare tutti questi coglioni qui, e diventare uno di loro. utilizzare delle droghe sintetiche per abbassare il mio q.i. da genio (non lo sapevate eh?) per portarlo da 154 a 70.

cosi' gia' che ci sono la smetto di essere un disadattato che scrive stronzate, va.