giovedì 16 dicembre 2010

il cialtrone

Il cialtrone del titolo sono io.

 

Mi risulta facile esserlo, oramai. A 360 gradi.

Mi rendo conto come avere successo sia veramente una questione di recitazione. Prova a non essere quello che sei ma prova ad essere quello che si aspettano.

 

So intrattenere una piacevole conversazione, so far parlare gli altri e mostrarmi interessato.

 

Questo serve nel business.

Questo serve con le femmine.

 

Questo non mi serve con gli amici, coi quali posso dire le mie parolacce e sbracarmi in poltrona mentre fumo.

Non serve qui, per fortuna, dove posso ancora girare intorno alle cose e non arrivare al succo, oppure dare il succo e fine della faccenda.

 

Va bene così per ora dai. Diciamo che do una potente accelerata a carriera e conto in banca, poi tra 5 o sei anni faccio il punto e magari me ne vado.

 

Oppure sarò così cialtrone che come Peter Sellers perderò di vista chi sono e saprò solo essere un cialtrone, come ne vedo tanti, come ce ne sono tanti altri che non vedo.

 

Ma poi son sempre io, quello che c’ha voglia di leccare tette e godere della pigrizia di un tramonto con un sigaro in bocca, cristiddio.