lunedì 26 luglio 2010

totale?

avevo una cazzo di buona opportunita', ma mi sa che e' svanita.

e' brutto quando ti sembra di vedere la luce, e poi quando arrivi vicino, qualcuno soffia sulla candela.

ho avuto una furiosa litigata con la mia morosa. per la prima volta nella mia vita, ho introdotto la pazienza all'interno del rapporto. ossia, quando la bestia mi fa girare il cristo, vado per il dialogo, e ingoio e il rospo, accetto il capriccio, vedo di riparare etc.

tutto questo, fino a venerdi' scorso.

io ci ho provato, ardentemente. ma poi il porco dio e' venuto fuori tramite sbraitata a fronte dell'ennesima scenata isterico-vaginal-umorale, che...il succo e': mi hai rotto il cazzo. o cambi, o ti sbatto in strada cosi' in fretta che non farai nemmeno in tempo a fare le valigie. anzi, chiama tua madre adesso e dille di venirti a prendere, che io col cazzo che ti porto fino a la'.

riportare le cose su un piano pratico, aiuta anche la bestia insita nella femmina a ragionare un po' come un uomo, ossia basandosi sui fatti.

il fatto era che mi aveva veramente portato al limite, e questa volta non ero piu' pronto a mediare.

questa volta, ed altre volte. perche' la colpa e' solo mia che ho accettato troppi compromessi, che poi alla fine non hanno portato a niente: al porcodio ci sono arrivato lo stesso, anche stavolta.

ho visto il film di quello con il cane, io e marley. sto cazzo di cane alla fine muore e mi rovina la serata.

e io rimango qui.

lunedì 19 luglio 2010

voglio vivere da giovane

"...col sole in fronte, e felice canto, beatamente"

quando mi rendo conto che ho troppe cose da dire, semplicemente dico l'ultima e tralascio le altre. fa risparmiare tempo, e la conversazione vive lo stesso.

ieri sono andato in un parco acquatico. di domenica, di luglio, che scelta del cazzo. ma invece no, perche' non era per fare scivoli (e quindi divertirmi io) ma per portarci la cuginetta della mia morosa, alla quale basta fare ciaf ciaf e giocare a prendersi nell'acqua.

coi bambini ci so fare, perche' mi metto al loro livello, il che li fa sentire a loro agio.

per me e' facile scendere a livelli infantili. oppure, un altro modo di dirlo, e' che sono molto bravo a calarmi nelle situazioni.

insomma, verso le undici e mezza un gruppo di ragazzi (due ragazzi e due ragazze) e' venuto ad accomodarsi in una zona prossima a quella dove eravamo noi. erano brasiliani, e io ho capito subito che quelle due li' mi avrebbero fatto litigare.

gia' da vestite le due ragazze (diciottenni, spero) me lo avevano fatto venire duro. in costume, con quei due fili interdentali neri al posto dei costumi, che a malapena trattenevano tutte quelle tette li', la situazione e' degenerata e mi sono messo:

1) gli occhiali da sole, per non far vedere che vedevo
2) in posizione a pancia in giu', per schiacciare l'evidente erezione.

ho pensato tutto il tempo come sarebbe stato strizzare quelle tette sode, o infilare il mio cazzo in quei culi.

non ho usato mezzi termini per scriverlo, perche' e' veramente quello a cui ho pensato di continuo.

ed e' stato un pomeriggio molto duro. anche per il mio membro.

la cosa migliore c'e' stata verso le 4, quando hanno messo su della musica latina e le due si sono messe a ballare mentre i due accompagnatori erano a fare la coda per gli scivoli (pensa che coglioni, avranno pensato tutti gli altri uomini li' vicino. e' proprio vero che l'erba del vicino e' sempre piu' verde). un papa' stava giocando con il figlio, un riccioluto simpaticone con un pannolino enorme. di fronte alla danza tribale delle due ragazza, con natiche, cosce, seni, insomma sinuosita' di ogni genere in movimento, il povero genitore si e' distratto.

alla fine della canzone, lui si e' ritrovato a dire "ba, ba, ba.." da solo, mentre il bambino era telato da un pezzo. e allora scatto felino, sveglia la madre (addormentata al sole, ignara dello spettacolo), e via alla ricerca del bimbo che - nel frattempo - si era allontanato di molto e stava giocando nell'immondizia.

"ma come hai fatto a perderlo?"
"mi sono girato a prendere il pallone che aveva tirato, e in un secondo e' sparito".

io ti capisco, amico, io ti capisco.

che bello sarebbe avere accesso a tutto cio' che si desidera. pero' siamo improntati ad una vita che ti chiede rinuncie su rinuncie. per avere una cosa buona, devi mangiare tre chili di merda ogni volta.