martedì 24 agosto 2010

periodico culturale

ieri sera sembrava che tutto andasse bene. sono arrivato a casa verso le nove, il che implica che se voglio vedere un film intero l'unica possibilita' e' quello delle 10 su sky. c'era un film con john travolta (nella mia top 3 degli attori preferiti) ambientato nella metropolitana di new york.

mi piacciono le metropolitane. la metro di londra odora di polvere di ferro e cibo indiano. quella di parigi ha l'odore dei vecchi macchiati di piscia alla baggina. quella di milano la mattina ha l'odore delle brioches surgelate cotte nei forni elettrici dei bar. la metro di madrid odora di abiti vecchi, quella di barcellona di cibo fritto di ieri. quella di lisbona ha uno strano odore di sale. quella di new york odora di gente, quella di washington e' la piu' inodore che abbia mai trovato. la metro di caracas e' intrisa dell'odore dell'olio dei capelli di quelle bellissime donne che hanno loro, quella di roma odora di sudore. a monaco ricordo un vago odore di polvere da calorifero, a dusseldorf invece odora di pioggia e fiume.

penso di non averne usate altre. la piu' bella rimane quella di londra, per il rapporto che ha con la citta'.

insomma, finisce il film, di un finale banale. mi stavo grattando, e quindi sono rimasto passivo di fronte ai titoli di coda, alla pubblicita', e all'inizio del film successivo. che parte male.

leggo: un film italiano. penso: che palle, non ho voglia del solito pappone moralista.
leggo: un film di francesca archibugi. penso: ecco, siamo a posto.
leggo: con Kim Rossi Stuart. penso: ora mi alzo e vado a prendere il telecomando.
leggo: con Antonio Albanese. e li' decido di dare cinque minuti di possibilita' al film.

dopo due minuti avevo oramai capito che l'avrei guardato tutto e sarei andato a letto alle due, anche se oggi mi sono alzato alle sei.

devo chiedere scusa a kim rossi stuart, che evidentemente quando non fa il poliziotto nelle fiction per i rincoglioniti della generazione dei miei geniitori, e' un ottimo attore. dico che mi ha dato lo stesso effetto che mi ha dato brad pitt in fight club; via dai poster, fai vedere per cosa hai studiato a fare.

devo chiedere scusa a francesca arcibugi per i miei pregiudizi su di lei, che comunque lei stessa ha costruito. ho visto quasi tutti i suoi film (ho appena scoperto su wikipedia che anche mignon e' partita e' suo), e devo dire che ho sempre pensato che fosse una raccomandata del circolo di quelli che si capiscono solo loro, e si lodano a vicenda. e poi e' una donna; che di sicuro non sa cosa piace a me, utente di film.
invece lo sa, e quindi io sono un asino perche' penso di sapere anche quando non so.

mi sono alzato alle sei per portare la mia ragazza a lavorare, e quindi alle sette ero davanti all'ufficio. in pantaloncini corti, ho fatto una passeggiata di un'ora passando dalla stazione centrale verso buenos aires. e poi indietro, stavolta sul lato b della stazione (quello scapestrato, povero, relitto, fatto di beoni e puttane; quello che mi piace). a quell'ora ci sono i milanesi che mi piacciono, quelli del laura', dei furgoni, dei lavori che ti fanno andare a letto la sera alle nove. quelli delle scarpe con le suole consumate, quelli che si accendono la prima sigaretta tossendo alle 5 e un quarto, che maledicono il freddo da ottobre ad aprile.

ce ne sono pochi di milanesi, tra questi milanesi. la citta' ha perso le sue origini, ma ha mantenuto il suo carattere. e' strana sta cosa, n'e'?

2 commenti:

  1. La metro di Madrid puzza di piscia di negro ubriaco, quella di Parigi di olio esausto e muffa. Quella di Washington di pioggia perenne. Per il resto concordo. Ma ti lascio un promemoria: i milanesi del laura', dei furgoni e dei lavori che ti fanno andare a letto alle nove trent'anni fa votavano DC turandosi il naso solo perchè dire che erano comunisti faceva brutto con la mamma, oggi invece votano Lega gonfiandosi il petto. Non mi stanno più così simpatici, ti dirò.

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  2. erano altri anni, era la gente che da bambino trovavo nei bar e che raccontava cose strane. se avevano 40 o 50 anni allora, secondo me ora sono quasi tutti morti.

    i milanesi del laura' di adesso, sono quasi tutti cinesi o arabi; i milanesi sono troppo impegnati a comprarsi scarpe da 400 euro in questo decennio

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